Dragon Ball Adventure fan fic

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view post Posted on 13/10/2011, 13:14     +1   -1

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Con il permesso dell'autore posto questa fan fic, Dragon Ball Adventure


Autore: Final Goku
Ogni episodio della fan fic avrà il suo topic, li potrete commentare e votare l'episodio.

Premessa:

Questa storia , che si propone come una quarta serie di Dragon Ball , è ambientata 7 anni dopo la sconfitta dei 7 draghi malvagi , e non tiene in considerazione ne il finale del GT ( quello con Pan decrepita e Goku e Vegeta Jr ) ne tantomeno il Gaiden .

Questa serie non rinnega il GT ma lo considera molto a grandi linee , infatti personaggi caratteristici del GT stesso (Pan, Ub, Bra, Marron, saranno da me totalmente reinterpretati secondo le mie idee), infatti la mia fonte di ispirazione è lo stile di Dragon Ball Z con una trama lunga e articolata e battaglie a ripetizione con l'uso di tutte le migliori mosse che gli amanti del manga hanno imparato ad amare .
Ogni tot capitoli verranno riportati dei livelli di combattimento dei personaggi come riferimento per capire lo stato generale dei guerrieri Z/GT .

Si ringrazia il mio amico C-17 per l'idea dell'Iper team presente anche nella mia fanfiction .

Non mi dilungo ulteriormente e vi auguro una buona lettura del primo episodio


EPISODIO 1 - NUOVI NEMICI

Le praterie di Shinzuku, un luogo selvaggio ed incontaminato situato all'estremo Sud del mondo. In quanto dichiarato riserva naturale la fauna di quel luogo non aveva praticamente mai avuto nulla a che fare con presenze umane, se non per qualche raro sondaggio da parte degli addetti al parco. Un branco di Triceratopi pascolava sparpagliato per la grande distesa verde, alcuni maschi di questi animali che potevano raggiungere i 9 metri di lunghezza e le 20 tonnellate di peso si scontravano tra loro per ribadire la gerarchia del branco. Più in la un enorme sauropode dal collo lungo si abbeverava al lago azzurro mentre sulla sponda opposta un Tirannosauro stava divorando il cadavere di un dinosauro dal becco d'anatra appena ucciso, uno stormo di rettili volanti compiva movimenti circolari nel cielo azzurro sovrastante nell'attesa che il predatore finisse il suo pasto e si potesse usufruire dei suoi avanzi.
All'improvviso qualcosa oscurò il cielo, era troppo grande per essere un rettile volante, nessuna creatura al mondo poteva vantare dimensioni tali da oscurare il sole per una superfice di decine e decine di metri come stava accadendo in quel momento. Si dice che gli animali sappiano per istinto quando qualcosa che non hanno mai visto possa essere per loro pericoloso, anche se a dire la verità era molto difficile che quell'enorme nave spaziale non suscitasse timore, pertanto non c'era nulla da stupirsi se tutte le creature interruppero le proprie attività per allontarsi il più possibile dal luogo di atterraggio del veicolo i cui reattori bruciavano l'erba sottostante prima che i motori si spegnessero ed un grande portale si apprisse su una delle fiancate. Ne uscì una figura femminile. Una ragazza dall'aspetto per certi versi comune e per certi versi raro, non avrebbe faticato a passare inosservata tra gli umani anche se in molti non avrebbero potuto esimersi dal voltarsi per ammirarne la bellezza. Era una creatura divinamente perfetta la sua pelle chiara era aliena a qualunque piccola imperfezione, i suoi lineamenti erano perfetti come neppure con l'immaginazione si sarebbe potuto concepire di meglio. Sembrava quasi eterea, un universo a parte tutto suo circondato da un alone di beltà quasi tangibile. Portava i capelli biondi e lunghissimi che le arrivavano fino alla parte posteriore delle coscie e i suoi occhi erano di colore verde scuro e profondo come una foresta immacolata. Indossava un vestito da festa come quello delle principesse delle favole, con la gonna lunga che ne copriva totalmente i piedi, di un colore arancione molto vistoso e sgargiante ma non sfacciato o volgare, era di una tonalità rilassante e piacevole da guardare. Quando si spostava non camminava, restava leggermente sospesa in aria e fluttuava lentamente. Si sistemo i capelli con le mani perfette con le unghie esaltate da uno smalto dello stesso colore del vestito, quindi si voltò in direzione dell'astronave da cui era appena uscita e si rivolse a colei che le veniva immediatamente appresso " Così questa è la terra, è un pianetucolo abbastanza insignificante, sei davvero certa che colui che è mortale ma l'essenza divina viva su questo pianeta, Tzukin ?".
Tzukin fece la sua apparizione. Era una bellissima ragazza, perfetto esempio di guerriera saiyan di pura razza, che poi non si differenziava molto da una ragazza terrestre se non per due cose; la lunga coda marrone che spuntava dietro la sua schiena e il fatto che il suo fisico per quanto allenato e reduce da mille battaglie non avesse perso nulla della sua grazia femminile. Le donne saiyan erano diverse dai maschi sotto questo aspetto, infatti mentre questi ultimi sviluppavano muscolature possenti manifestando visibilmente la loro forza erculea, le donne non subivano alcuna modifica fisica senza che questo comportasse un'inferiorità in fatto di potenza rispetto ai compagni maschi. A differenza dei terrestri, le cui rappresentanti femminili sono mediamente penalizzate sul piano della forza fisica rispetto ai maschi, per i saiyan non vi è alcuna differenza tra la forza degli uomini e quella delle donne. Nonostante questo sono poche le donne saiyan a cui viene permesso di allenarsi ed andare a combattere, questo perchè le donne saiyan sono abbastanza rare rispetto ai maschi, in media è stato stimato che sul pianeta Vegeta nasceva una saiyan femmina ogni 10 saiyan maschi, per tanto veniva ritenuto importante preservarle dai pericoli vista la loro importanza per la procreazione della specie. Questa disparità di numero tra maschi e femmine su Vegeta non era un fatto privo di senso infatti era un fatto naturale che faceva si che solo i saiyan più potenti e determinati potessero trasmettere i loro geni ai saiyan di generazioni future, il fatto che le donne fossero così rare portava a violentissimi scontri tra i maschi saiyan tra i quali avveniva una spietata selezione, i più forti riuscivano a trovare una femmina mentre i più deboli erano destinati a veder estinguere la propria discendenza, ciò faceva si che la forza media della popolazione saiyan si mantenesse elevata per ogni generazione.
Quando Freezer distrusse il pianeta Vegeta tutti pensarono che non esistessero più donne saiyan in tutto l'universo, ma Tzukin era la prova vivente che questa convinzione era errata, lei era l'ultima del suo genere, nonostante il modo in cui fosse sfuggita a Freezer fosse avvolto nel più folto mistero. Così come era avvolto nel mistero il motivo per cui aveva deciso di scendere sulla terra . Solo una cosa era certa, stava cercando qualcosa ... o qualcuno.
Come tutti i saiyan aveva i capelli nerissimi e dello stesso colore erano gli occhi, anche se uno dei due era coperto da uno scouter, rilevatore del tutto simile a quello utilizzato tempo addietro dai soldati di Freezer, una lente di colore verde scuro ne copriva l'occhio sinistro e una struttura meccanica teneva l'oggetto attaccato all'suo orecchio. Un attento osservatore avrebbe senza dubbio notato nella suddetta parte meccanica delle differenze nella forma rispetto ai vecchi scouter di molto tempo addietro, ma ciò non avrebbe dato modo di capirne esattamente le differenze nell'utilità e nel funzionamento. Il suo fisico era perfetto e le sue deliziose rotondità erano esaltate dal vestito che indossava. Non era la classica armatura da combattimento dei saiyan, sembrava che a lei non importasse avere protezioni supplementari, segnale inequivocabile di forza e sicurezza nei propri mezzi. Era un vestito semplice, adatto alla battaglia fatto di una stoffa sconosciuta sulla terra per come sapeva adattarsi perfettamente alla fisionomia del corpo dando quasi l'impressione, nella sua leggerezza, di non essere nemmeno indossato da chi lo portava. Era di colore blu molto scuro, tendente al nero e ricopriva completamente la parte inferiore nel suo corpo, il vestito era talmente aderente alle sue gambe e i suoi glutei che sembrava che quello fosse semplicemente il loro colore naturale, lo stesso valeva per la parte superiore del corpo, del quale venivano lasciati scoperti solo il collo, le braccia e la parte superiore del petto, che era coperto sin sopra i seni e sorretto poi da due strisce di tessuto che si incrociavano dietro al suo collo.
La saiyan rispose dunque alla compagna " I capi supremi in certe cose non sbagliano, lo sai bene Dafne, colui che stiamo cercando non può che essere qui, o se non è qui vi ha comunque passato un lunghissimo arco di tempo, la sua locazione è stata rilevata 7 anni fa nell'occasione dello sprigionamento di una colossale quantità di energia ". I discorsi delle due vennero interrotti da una presenza maschile che le raggiunse "Precisamente. Allora Tzukin il piano proseguirà come abbiamo stabilito, senza variazioni ?"
Le due donne si voltarono verso il nuovo venuto. Dall'aspetto lo si sarebbe facilmente scambiato per un essere umano. La sua statura era da considerarsi non disprezzabile in relazione alla media terrestre. Aveva le sembianze di un bellissimo ragazzo dalla carnagione chiara, di una perfezione che non poteva non far sorgere dei dubbi sulla sua natura terrestre, indipendentemente dal fatto che vi fosse giunto per mezzo di una nave spaziale. I suoi occhi erano grandi e blu, che ne esaltavano lo sguardo penetrante e sicuro, uno sguardo senza esitazioni, glaciale. I suoi capelli erano dello stesso colore pettinati a caschetto con maniacale perfezione, sembrava che di quel capo nulla potesse essere tollerato se fuori posto. Si poteva intuire avesse un fisico robusto anche se non eccessivo nonostante gran parte di esso fosse celato da un mantello bianco che ne copriva le spalle e rendeva visibile solo una parte delle braccia. Del vestito sottostante si poteva vedere solo la parte anteriore la quale però non dava molto spazio all'immaginazione, era anch'esso un vestito semplice ed essenziale nonostante sembrasse dotato di una protezione più spessa rispetto a quello di Tzukin, il suo colore era azzurro chiaro e la parte superiore era collegata a quella inferiore da una cintura nera dalla chiusura dorata. Lui era l'unico tra tutti coloro che erano giunti sulla terra a non indossare il rilevatore per motivi che non conoscendone le origini sarebbero stati ignoti.
 
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view post Posted on 14/10/2011, 19:56     +1   -1

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EPISODIO 2 - LA MOBILITAZIONE DELLA SQUADRA GT

Il deserto di Arasem, la più grande area desertica del mondo, un luogo inospitale dove l'alta temperatura impediva alle piante di crescere, era persino raro scorgere dei cactus, l'unica cosa che interrompeva la monotonia del deserto era la maestosità di sporadici Canyon, giganteschi e di forme sempre diverse, di colore rossiccio. La terra tremava, ma non era una zona particolarmente esposta ai cataclismi generalmente. Il terremoto era causato da due grandi forze che si stavano scontrando violentemente. Nel cielo non era solo il sole a brillare, ma sopratutto due luci dorate circondate da lampi azzurri di elettricità che si scontravano violentemente tra loro. Sembrava una collisione tra stelle, ma quelle stelle avevano una forma umana, erano dei saiyan, o per meglio dire, dei super saiyan di secondo livello. Pochi erano i saiyan che potevano vantare questo tipo di trasformazione, se il super saiyan era considerato un guerriero leggendario chi voleva diventare Super saiyan di secondo livello doveva superare il limite della leggenda e vederne due scontrarsi non era spettacolo di tutti i giorni. Uno di loro era vestito con una tuta arancione con una maglia da combattimento blu mentre l'altro indossava dei pantaloni neri e dello stesso colore era la parte superiore del proprio abbigliamento. I due si scontravano violentemente già da un pò di tempo ma quello con la tuta arancione palesava notevoli difficoltà contro l'avversario e ben presto fu quello vestito di nero a prevalere atterrando l'avversario
Il saiyan sconfitto tornò normale e si asciugò il sangue che colava dal suo labbro inferiore rottosi durante lo scontro, quindi alzò lo sguardo verso il saiyan che lo aveva battuto e sorrise "Non c'è niente da fare Vegeta. Sei sempre tu il più forte. Non c'è proprio paragone!" il principe dei saiyan restò a fissarlo per alcuni istanti poi tornò normale "Sei molto migliorato Gohan, tuo padre sarebbe fiero di te. Non puoi pretendere di potermi battere, però, temo che su questo punto tu ti debba rassegnare" disse guardando il primogenito del suo eterno rivale rialzarsi "Già, sono passati 7 lunghi anni da quando papà è partito con il drago Shenron senza più dar notizie di se!" disse Gohan visibilmente immalinconito "Quel furbastro di tuo padre probabilmente si è accorto di avermi salvato di nuovo la vita contro Li Shenron e se l'è svignata per paura che lo riempissi di botte!" fece sorridendo Vegeta, Gohan lo guardò rasserenato "Hehehehe. Si certo. Ehi ma cosa..." L’attenzione di Gohan fu attirata da un concentrarsi di aure negative "Non ci posso credere. Ma quante sono? Sono un autentico esercito. A quanto pare stavolta hanno deciso di invaderci in forze, chiunque essi siano, non hanno nulla a che vedere con i nemici che abbiamo affrontato in passato, la loro aura è diversa" considerò il figlio di Goku. Vegeta non disse nulla ma ad un certo punto un espressione di stupore apparve sul suo volto "Non ... non può..." balbettò incredulo Vegeta "Che hai Vegeta? Mi sembri preoccupato!" gli chiese apprensivo Gohan, il principe dei saiyan si voltò verso di lui con espressione seria al punto dal dargli un aria alterata "Ascoltami bene Gohan, è importante. Riesci a percepire l'aura più grande di tutte? Non ti dovrebbe essere difficile, è un'aura saiyan!" Gohan si concentrò, non gli ci volle molto per individuarla viste le dimensioni colossali, quindi annuì "Gohan. Ne tu ne nessun altro dovete avvicinarvi a quell'aura. E' una faccenda che riguarda me e nessun altro sono stato chiaro?" tuonò Vegeta, "Ma perchè conosci il possessore di quell'aura?" domandò Gohan. Vegeta non rispose ma s’infuriò "Non perdere tempo a fare domande tu pensa a mettere in salvo gli altri e ad eliminare gli altri invasori, non perdere tempo. Muoviti!" gli urlò furibondo Vegeta. Gohan atterrito degluttì e fece un cenno di assenso volando in direzione di città dell'Ovest, lasciando solo Vegeta il quale si voltò nella direzione dove percepiva l'aura che lo aveva innervosito "Credevo fossi morta... mi avresti risparmiato una gran brutta gatta da pelare... Tzukin!" così dicendo si diresse verso il luogo dove percepiva essere Tzukin.
La capsule corporation, la più grande azienda produttrice di capsule hoi-poi al mondo, un pilastro dell'economia mondiale conosciuta in tutto il globo. La sede principale residenza della famiglia Brief era situata a città dell'Ovest ma non mancavano le filiali sparse per tutto il mondo. La più grande di esse era situata a Satan city, filiale di recente istituzione era stata affidata a Trunks, che si era rivelato molto preparato nel periodo in cui era stato presidente a Città dell'Ovest pertanto era stato designato dalla madre come l'uomo giusto per avviare l'attività della nuova filiale mentre la gestione della sede di Città dell'Ovest era passata nelle mani di sua sorella Bra che nonostante avesse ereditato la spiccata intelligenza della madre era solo ventiduenne pertanto sarebbe stato azzardato affidarle un ramo dell'azienda che non avesse avuto un'organizzazione colaudata e predefinita. Trunks stava sbrigando alcune noiose pratiche di routine, il lavoro non lo divertiva per niente, lo faceva solo per la sua famiglia e perchè tutto sommato gli riusciva molto bene, ma lui era ormai diventato un guerriero per vocazione, da quando Goku lo aveva condotto con lui nello spazio alla ricerca delle sfere del drago dalle stelle nere, il suo senso di avventura rimasto da tempo sopito si era prepotentemente risvegliato. Aveva ripreso ad allenarsi con impegno in quei 7 anni assieme a Pan, Gohan, Videl e qualche volta con suo padre Vegeta anche se preferiva allenarsi assieme alla famiglia di Gohan rispetto che con suo padre in quanto Vegeta non lo gratificava molto, era troppo forte, e dinanzi a lui si sentiva un incapace. Proprio in quel momento sentì delle aure malvagie avvicinarsi a Satan City, quindi si alzò dalla scrivania e iniziò a scrutare preoccupato il cielo intravedendo delle esplosioni in lontananza "Ma che sta succedendo? Meglio andare a dare un occhiata!" così dicendo si diresse nella stanza comunicante nella quale era stata allestita una Gravity Room per gli allenamenti nei periodi morti di lavoro e si tolse i vestiti da ufficio per indossare abiti più consoni, quando ebbe terminato sembrava uguale il tutto per tutto a Trunks del futuro giunto sulla terra molti anni prima per contrastare la minaccia degli allora ostili cyborg C-17 e C-18, portava persino il cappotto della capsule corporation identico il tutto per tutto a quello del suo alterego di differente epoca. Aprì dunque una finestra e si lanciò in volo per scoprire l'origine di quel trambusto.
Intanto anche Goten era a Satan city, seppure per motivi molto diversi rispetto a quelli lavorativi di Trunks. Goten aveva sempre condotto un'esistenza tutto sommato lavativa racimolando qualche lavoretto giusto per zittire ogni tanto sua madre Chichi, ed era proprio sua madre il problema. Da quando Videl aveva acquisito una potenza degna di un super terrestre grazie agli allenamenti con Gohan, Pan e Trunks le era venuta la mania dell' "Iper Team" un nome coniato dalla sua stessa cognata per indicare una squadra formata da lei e Chichi, non sapeva dire cosa portasse loro a crederlo ma in loro c'erano solo due convinzioni, cioè che Videl era la più forte del mondo e Chichi era la sua seconda, Goten fatica a pensarci senza lasciarsi scappare una risatina, che ci doveva fare. Erano fatte così. Solo che non riusciva a capire dove si fossero cacciate, le loro missioni improbabili le portava spesso a combinare un macello di guai e quindi era abbastanza consigliabile non perderle di vista per troppo tempo. All'improvviso il panico. La gente cominciava a scappare, esplosioni scuotevano la città intera ed il frastuono era impressionante. Goten sbuffò "Uffa... che cosa hanno combinato stavolta?" e si diresse dove proveniva il frastuono convinto che Videl e Chichi avessero combinato l'ennesimo casino, ma appena svoltò l'angolo vide dei soldati alieni, erano tantissimi e stavano compiendo delle stragi allucinanti ammazzando la gente e distruggendo gli edifici "Ma cosa state facendo? Fermi!" Urlò Goten arrabbiatissimo scagliandosi contro di loro. Goten non poteva di certo definirsi un saiyan allenatissimo, lui non aveva mai avuto interesse a migliorare la sua forza ed aveva sempre disertato gli allenamenti di Gohan, Trunks e gli altri, tuttavia per lui quella fanteria era poco più che carne da macello. I suoi pugni e i suoi calci sfondavano crani, spezzavano ossa e armature e riducevano gli avversari in pulviscolo sanguinolento, le loro armi energetiche erano del tutto inefficaci, non gli facevano neppure il solletico. Resisi conto della potenza del saiyan i pochi superstiti al primo assalto dello stesso decisero di scappare, ma Goten non era d'accordo "Non potete passarla liscia per ciò che avete fatto!" e con un colossale raggio di energia ridusse il resto dei soldati in cenere "E ora cerchiamo gli altri" disse tra se e se Goten involandosi lungo la strada spianata.
C'era un luogo a Satan City in cui non ci si era ancora resi conto dell'attacco. Erano in una gigantesca palestra che quel giorno avrebbe avuto l'onore di avere come ospite il campione del mondo Mr.Satan! Satan iniziò come al solito a fare il buffone e raccontare in modo mooooolto ehm...alternativo dice, come si erano svolte le battaglie contro Cell, Baby e molti altri e di come lui li avesse sconfitti... dimostrando se non altro una gran bella fantasia. "E ricordate... se volete diventare abbastanza forti da salvare il mondo prendete sempre come esempio il grande Mr.Satan con le sue lezioni tecniche e psicologiche... che potete trovare ogni settimana in edicola in videocassetta e DVD al modico prezzo 15 zeni, prima uscita in offerta lancio a 5 zeni!" fu silenzio... Satan non perdeva mai occasione per farsi pubblicità e coloro che assistevano lo guardavano con un sorriso palesemente forzato! In quel momento sentì qualcosa scuotere il tappetone del ring della palestra, Satan si voltò e sbiancò nel vedere tre energumeni alti quasi tre metri dalla muscolatura possente guardarlo con aria di sfida, uno dei tre si rivolse al campione del mondo e disse "Scusa ma non credo tu sia realmente imbattibile come dici... finora ci hai detto solo parole, perchè non ci dimostri quello che sai fare combattendo contro noi tre insieme? Noi siamo gli allievi più forti delle palestre dell'intero continente e volevamo proprio misurarci con te!" Satan degluttì, era una situazione drammatica, lui era sicuramente molto forte rispetto alla media ma loro erano davvero dei colossi, avrebbe faticato a uscire vivo nello scontro contro uno di loro... figurarsi in 3. Tutti lo guardavano aspettandosi una reazione e Satan se ne accorse subito, quindi decise di ricorrere ad uno dei suoi trucchi ed iniziò a ridere in maniera sguaiata come suo solito, molti si chiedono perchè Satan lo faccia sempre, in realtà è solo un modo come un altro per guadagnare tempo e pensare a come tirarsi fuori dai casini. Quando gli venne in mente una soluzione gonfiò il petto borioso e li indicò senza neppure degnarli di uno sguardo e disse con tono sprezzante "Costoro... sono solo degli incapaci, non avreste nessuna speranza contro di me... non voglio darvi una delusione troppo grande... quindi vi farò combattere contro uno dei miei allievi, un secondo che ne chiamo uno." così dicendo Satan prese il suo cellulare e compose velocemente il numero di casa Son "Forse Gohan può aiutarmi...no! la segreteria, dannazione. Proverò con Goten... maledizione ha il cellulare spento!" I tre energumeni si facevano impazienti "E allora? Quanto ci metti? Noi vogliamo combattere!", "Un momento un momento!" ribatté nervoso Mr.Satan "Proverò a telefonare a Trunks in ufficio... non risponde nessuno uffa! Sono finito! Goku non è più in circolazione, Pan è all'università e avrà il cellulare staccato, di C-18 non so il numero, Ub è in mezzo alla savana e chi accidenti lo becca! Chi cavolo chiamo adesso???" Satan era nel panico… "Adesso basta! Siamo stufi di aspettare! Combattiamo con te e se sei davvero forte come dici atterraci pure e non farti problemi!" dissero i tre avvicinandosi a lui facendo schioccare le nocche, Satan sudava freddo, la sua vita era finita.
 
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EPISODIO 3 - L'IPER TEAM

"Allora campione! Che succede? Non è che per caso hai paura?" lo provocò uno dei tizi "Beh ecco io...” biascicò Mr.Satan mentre si mise in posizione di guardia sapendo che ormai non aveva alternativa, sebbene sapesse che si stava per fare moooolto male. Ad un certo punto però qualcuno fece irruzione nella palestra e due voci femminili reclamarono la scena "Non avete diritto di fare i prepotenti con gli ospiti" disse una voce "L'ospitalità è sacra e chi non la rispetta merita una lezione!" tutti si voltarono e videro due donne col mantello al vento con costumi variopinti addosso una aveva un costume azzurro col mantello arancione mentre l'altra aveva il costume rosa con il mantello verde chiaro, fu quest'ultima a parlare "Il mio nome è Iper Chichi l'iper guerriera dalla saggezza suprema" l'altra le fece eco "E io sono Iper Videl l'iper guerriera dalla forza suprema" le due eseguirono un improbabile balletto che a confronto quello di Great saiyaman era da considerarsi austero, quindi si misero nella posa finale e urlarono "Noi siamo l'Iper Team!!!". Stupore generale... smarrimento totale, la gente si guardava negli occhi come a dire "E queste chi diamine sono?" ma nessuno sapeva dare una risposta. Dopo essere rimasto per una decina di minuti con gli occhi sgranati e la bocca aperta fino quasi a toccare per terra Satan scosse la testa per riprendersi e fece un cenno di trionfo "Si! Meno male che Videl è qui! Sono sicuro che lei ce la possa fare... dopotutto ha sposato uno di quei combattenti dorati, dovrebbe avere imparato qualcosa!" pensò per poi scoppiare a ridere e raggiungere alla velocità della luce Videl prendendola bracciocollo e facendo cenno di vittoria con la mano "Siete stati sfortunati miei cari! Ecco la mia migliore allieva! Lei è niente pocodimeno che mia figlia! Preparatevi perchè state per ricevere una lezione che non dimenticherete mai!" l'enfasi del padre quasi imbarazzava Videl, lei da questo punto di vista era davvero singolare, lei era sempre la prima ad esaltarsi da sola ma quando ad esaltarla era qualcun altro ne era imbarazzata e arrossiva, Satan le parlò all'orecchio "Puoi farcela tesoro?" Videl gli strizzò l'occhio e sorrise " Non dubitarne papà!". Videl restò a fissare i 3 che la guardavano smarriti, li squadrava da capo a piedi senza proferire parola, qualche risatina risuonava nella palestra "Tre contro uno ... uhm... naaa troppo facile non ne vale la pena!" e così dicendo si allontanò e passò di fianco a Chichi "Chichi ci pensi tu a loro? Non sono avversari per me, tu basti e avanzi!" le propose Videl "Con immenso piacere!" disse Chichi correndo verso il ring e balzandovi sopra "Bene grassoni! Sono io la vostra avversaria!" proclamò Chichi. Vi furono attimi di silenzio, poi i tre scoppiarono a ridere mentre Chichi li guardava incredula uno dei tre disse "Hahahaha! Ma cosa vuoi fare moscerino vestito da pagliaccio!" Chichi assunse un espressione alterata, ma non ci fecero caso e un'altro rincarò la dose "Torna a casa a rammendare la calzetta nonnina!"... non lo avesse mai detto. Dopo pochi secondi si trovarono tutti e tre con la testa conficcata contro il muro dalla parte opposta della palestra, tutti erano increduli tranne Videl e la stessa Chichi. Satan era allibito, sapeva che Videl era forte ma non pensava lo fosse anche Chichi, almeno confrontata a lui, ma del resto lei era la moglie di Goku... qualcosa sarebbe pur dovuto valere no? Tutti iniziarono ad acclamare le presunte allieve di Mr. Satan quando si udì un boato, un muro della palestra era stato abbattuto e orde di soldati vi avevano fatto irruzione, iniziarono ad azzuffarsi contro gli allevi della palestra ma in questo caso lo scontro fu breve, quei soldati erano decisamente più forti dei comuni terrestri. Uno di loro si presentò davanti a Mr.Satan il quale si fece coraggio e lo attaccò con un pugno ma il soldato bloccò l'attacco e con una ginocchiata lo mise al tappeto, ma da dietro lo sorprese Chichi con un calcio sbattendolo a terra, la donna fece un cenno di vittoria a Satan ma da dietro una dozzina di soldati le saltò addosso iniziando a pestarla sotto lo sguardo terrorizzato di Satan che colto da un improvviso raptus di amor proprio decise di intervenire in soccorso della fanciulla in pericolo ma non appena si avvicinò alla ressa si beccò un calcio sotto il mento finendo nuovamente al tappeto. Intanto Videl era attaccata dagli avversari e con pugni e calci faceva volare i soldati da tutte le parti, un colpo era sufficiente, tanto che si poteva permettere pure il lusso di atteggiarsi gridando "Iper punch" ad ogni pugno ed "Iper Kick" ad ogni calcio. Ormai non vi era più nessuno ad attaccarla e vide che invece Chichi era in difficoltà, estese la mano contro i nemici e urlò "Iper Ki!" e con una pioggia di ki blast li incenerì tutti in un istante. Chichi uscì tossendo dalla coltre di fumo e alzò il pollice nei confronti di Videl che ricambiò. Una voce però interruppe le esultanze, erano apparse tre figure dal varco sulla parete "E così qua in giro c'è qualcuno che i soldati non possono battere... non mi meraviglia, del resto è solo inutile marmaglia" colui che aveva parlato era colui che stava in mezzo. Era un guerriero dall'aspetto umanoide se si tralasciava la sua carnagione azzurra aveva i capelli neri sparati verso l'alto e le pupille dei suoi occhi erano dello stesso nero dei capelli, indossava un corpetto fatto di pelliccia nera di chissà quale animale e dello stesso materiale erano i pantaloncini corti e gli stivali. Ai suoi lati vi erano altri due guerrieri, uno era colossale, tanto che riusciva a stento a restare all'interno della parete senza sfondare il soffitto, sembrava una sorta di incrocio tra un essere umano e un dinosauro dal collo lungo, aveva la pelle grigia e corazzata e il corpo, ad eccezione del collo la testa e gli arti era ricoperto da una robusta corazza fatta di un materiale di colore simile al bronzo terrestre, l'altro guerriero infine era un piccola creaturina dagli occhi malvagi era di colore verde, aveva testa e fisionomia di un piccolo gargoyle privo di ali e di lui spiccavano dei lunghissimi artigli di metallo che arrivavano sino a toccare terra quando teneva le braccia in posizione di riposo. "Dunque siete voi tre i comandanti di queste soldati che abbiamo appena eliminato" constatò Videl "Diciamo di si" bofonchiò il guerriero dalla pelle blu "Noi siamo alcuni dei guerrieri scelti di Alzeryot, nulla a che vedere con questo branco di carcasse ambulanti se permetti! Il mio nome è Seriko, questo colosso è Bronte e il piccoletto è Frir!" Videl sorrise e si mise in posizione di guardia "Molto bene, finalmente qualcuno di un certo livello! Sono io il vostro avversario, Chichi, qui è troppo pericoloso per mio padre, portalo lontano da qui, io vi raggiungerò quando avrò terminato qui, non abbiate timore ci metterò pochissimi secondi contro questo trio di sciocchi!" Chichi annuì e portò via Satan mentre Seriko sorrideva divertito "Molto bene, senza la loro presenza potrai combattere al massimo delle tue possibilità senza avere paura per loro... Frir, comincia tu con lei!" la creaturina ridacchiò e sguainò alla massima estensione i propri artigli pronto a sfidare Videl, non sembrava in grado di proferire parola, era solamente una piccola creatura subumana dallo sguardo spietato. Frir si scagliò contro Videl che riusciva ad evitare gli attacchi dei suoi artigli con grande rapidità, gli allenamenti con Gohan Pan e Trunks erano stati molto fruttuosi, ormai era da considerarsi una guerriera a tutti gli effetti, Videl sapeva perfettamente che era buona cosa evitare che quegli artigli la colpissero e fino a quel momento Frir non era riuscito a mettere a segno neppure un colpo, "Quella terrestre non è niente male, pare essere più veloce di Frir" constatò Bronte rivolgendosi a Seriko "Davvero molto interessante", affermò divertito quest'ultimo, Videl aveva frattanto iniziato a contrattaccare colpendo Frir con una serie di calci sbattendolo al tappeto, con una piroetta Frir balzò in aria sorprendendo Videl pronto ad abbattere i suoi artigli su di lei, ma la donna gli bloccò le braccia con le mani e con una capriola lo fece volare andando a sbattere contro un muro, infuriato Frir si rialzò ed iniziò a guardarsi intorno, ma Videl con la super velocità gli era già apparsa dietro "Hei dove guardi? Sono qui!" Frir si voltò di scatto e cercò nuovamente di colpirla con gli artigli che però vennero evitati per l'ennesima volta da Videl e rimasero incastrati nel muro lasciando scoperto Frir all'attacco di Videl "Torna dall'inferno da dove sei venuto! Ipeeeeeer Canon!!!!!!!" Videl scagliò il suo colpo speciale fatto di energia viola che travolse in pieno Frir riducendolo in cenere.
Seriko batté le mani lentamente con espressione divertita "Molto bene, davvero molto bene, Frir aveva una forza combattiva di circa 20.000.000, ma tu sei riuscita a batterlo, di certo non sei una terrestre comune, ma non montarti la testa, di noi tre lui era senza alcun dubbio il più debole" Videl sorrise di sfida e si mise in posizione di guardia verso i due "Mi fa piacere saperlo, sapete... se fosse stati tutti deboli come lui non mi sarei divertita per niente! Chi è il mio avversario ora? O forse preferite affrontarmi tutti insieme?" Bronte si diresse a passo lento verso Videl "Ora sarò io il tuo avversario piccola pulce fastidiosa e non pensare che con me sarà facile come con quello gnomo di Frir" la possente creatura sovrastava la piccola Videl la quale però non si fece intimidire e si mise in posizione di guardia "bene, dopo di questo ne mancherà solo uno quindi me lo levo subito di torno... Iper Kick!" Videl attaccò Bronte con un calcio, ma questi con una delle sue enormi mani afferrò la gamba di Videl "Ma... ma come!" esclamò allibita Videl, Bronte le sorrise e la sbatté violentemente a terra, Videl sentì l'impatto violentissimo della sua schiena contro il pavimento, il mostro la sbatteva con violenza sempre maggiore, la piccola Videl poteva sentire le sue vertebre vibrare pericolosamente per via dei tremendi scossoni a cui era sottoposta, Bronte la risollevò portando la testa di Videl all'altezza della propria per poterle parlare faccia a faccia "Allora grande eroina, dov'è finita la tua baldanza?" Videl non rispose, si riprese rapidamente ed approfittò della vicinanza per sparare un suo Iper canon in direzione della testa di Bronte che però lo evitò spostando il lungo collo e centrò in pieno Videl con una violenta testata che la lasciò intontita quindi la lasciò cadere per poi centrarla in pieno con un pugno che la fece volare indietro di parecchi metri, Videl non riusciva a reagire e sentiva la terra tremare sotto di lei mentre Bronte le si avvicinava. Seriko assisteva divertito alla scena "Schiacciala Bronte, abbiamo perso sin troppo tempo con questa perdente!" disse il guerriero dalla pelle azzurra, il gigantesco Bronte annuì e alzò il piede pronto a schiacciare Videl che cercava disperatamente di rialzarsi. Proprio in quel momento Goten, attirato da trambusto apparve tra le rovine e non gli ci volle molto per rendersi conto della gravità della situazione "Che cosa? Nooooo Videl!" Goten infuriato capì che non vi era tempo da perdere si trasformò sedutastante in Super saiyan e si scagliò contro Bronte colpendolo con una potentissima ginocchiata facendolo volare verso l'alto per poi colpirlo nuovamente al volo con un calcio mentre ricadeva. Nel vedere ciò Seriko sbiancò "Non è possibile! Un super saiyan! Maledetto!" Così dicendo generò una sfera di energia azzurra sul palmo della mano e la scagliò contro Goten che però ebbe il riflesso di voltarsi e bloccarla con entrambe le mani rispedendola al mittente che però con un rapido movimento riuscì a schivarla e a mettersi in salvo. Goten gettò un senzu a Videl che lentamente si riprese rimettendosi a sedere. Anche Bronte sia pure sanguinante si rialzò infuriato per reagire all'attacco di Goten il quale fece provocatoriamente il cenno ai due di attaccarlo "Non vi perdonerò mai per come avete trattato Videl, in guardia!". "Mi hai solo colto di sorpresa biondino! Non ti montare la testa, adesso te la farò pagare cara, non avresti mai dovuto azzardarti a colpirmi!" inveii furioso Bronte, ma Goten non dava la minima impressione di provare timore per l'ira di quel colosso "Perchè non la smetti di blaterare e mi mostri quello che sai fare, sempre che tu non sia proprio un completo incapace..." lo stuzzicò Goten, per tutta risposta Bronte generò una colossale fiammata energetica dalla bocca, Goten prontamente rispose con una Kamehemaha, i colpi dei di si scontrarono ma quello di Goten ebbe nettamente la meglio travolgendo Bronte disintegrandolo sotto lo sguardo allibito di Seriko. "A quanto pare sei rimasto da solo amico! Fatti sotto e facciamola finita con questa pagliacciata!" disse Goten mettendosi in posizione di guardia, Seriko lo imitò pronto alla sfida, non aveva più l'espressione irridente di poco prima, sapeva che stavolta non era di fronte ad un avversario con cui si potesse scherzare "Vediamo di cosa sei capace... super saiyan!", Videl che si era ripresa si avvicinò a Goten per offrirgli il suo aiuto "Ti darò una mano io con lui... così faremo più in fretta!" propose Videl, Goten scosse la testa "Tu in questo momento hai una priorità, raggiungi mia madre e Mr.Satan e assicurati della loro incolumità!" Goten con molto tatto voleva evitare di dire a Videl che standogli tra i piedi il tempo glielo avrebbe fatto perdere più che guadagnare, fortunatamente Videl fu convinta dalle parole del cognato "D’accordo, io vado allora! Mi raccomando sii prudente!" disse Videl alzando il pollice, gesto ricambiato da Goten "Stai tranquilla!". Appena Videl si fu allontanata si mise rivolse nuovamente a Seriko "Possiamo cominciare ora!" esclamò il saiyan, "Non vedevo l'ora!" rispose Seriko.
 
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view post Posted on 19/10/2011, 16:15     +1   -1

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EPISODIO 4 - TRUNKS E PAN ALL'ATTACCO

Nel frattempo Chichi e Mr.Satan stavano vagando senza meta per la città nel tentativo ti trovare un rifugio, l'idea di Videl di lasciarli soli non era stata di certo una dei più brillanti, Chichi era perfettamente in grado di battere un soldato singolo ma era in difficoltà quando ad attaccarla era un'intera squadriglia, tra l'altro la lontananza da Videl, sua fonte di coraggio, le aveva fatto diminuire per un attimo la sicurezza dei propri mezzi. Chichi correva per le vie della città trascinandosi dietro Mr.satan che faceva fatica a mantenersi in equilibrio vista la grande velocità con cui la donna correva. Ad un certo punto dopo aver svoltato l'ennesimo angolo Chichi urtò contro qualcosa, il contraccolpo fu violento tanto che la moglie di Goku finì a terra. Quando si alzò vide che su di lei troneggiava una figura di altezza superiore ai 2 metri, era circondato da un grottesca armatura rossa che ne lasciava scoperta solo la testa "Dove andate così di fretta moscerini. Magari possiamo divertirci un pò che ne dite?" disse la figura con un ghigno malvagio. Chichi scattò in piedi e guardò con l'aria più truce di cui era capace il nemico che chissà per quale motivo non sembrava spaventato "Non abbiamo tempo da perdere con te! Cedi il passo marrano!", "Forza Chichi fallo nero!" urlò Satan nascosto dietro un bidone della spazzatura. " Credi davvero di poter battere Kraus. Nessun terrestre può battere un guerriero di Alzeryot, men che meno una donnicciola!" rise Kraus mentre un gruppetto di soldati assisteva divertito alla scena. "Ti faccio vedere io cosa succede a sottovalutare Iper Chichi. Iper punch!!!" Chichi sferrò un pugno allo stomaco dell'avversario il quale però non ne sembrò per nulla leso e rideva facendo infuriare ancora di più Chichi che continuava a colpirlo con insistenza senza però riuscire a smuoverlo minimamente dalla propria posizione, Chichi iniziava ad avere il fiatone mentre da dietro il bidone Satan ponderava sull'opportunità o meno di intervenire, ma non si muoveva ritenendo che sarebbe stato inutile, Kraus sapeva di poterli uccidere in qualunque momento ma voleva divertirsi un pò prima di spedirli all'altro mondo. La sua provocatorietà giunse il culmine quando chiuse gli occhi e si piegò dinanzi a Chichi indicandole la guancia sfidandola a colpirlo. Chichi era su tutte le furie, non aveva più neppure il fiato di attaccare, ma in quel momento una figura si frappose tra i due e con un'unica sfera di energia colpì in pieno Kraus riducendolo in cenere "Così impari a dare fastidio a mia nonna !" disse la neo arrivata Pan" Grazie tesoro! Si vede di chi sei figlia!" disse entusiasta Chichi. Pan accettò di buon grado i ringraziamenti ignorando la considerazione successiva, quindi si rivolse verso i soldati che avevano assistito alla scena "Beh? C'è qualcun altro che vuole fare la fine di quell'imbranato?" disse la figlia di Videl. I soldati sbiancarono, se aveva sconfitto il loro comandante con un solo attacco che possibilità potevano avere loro? Si voltarono e scapparono "E non fatevi più vedere!" gli urlò dietro Chichi. Pan si rivolse nuovamente a Chichi e Satan con un sorriso quando si udirono delle urla di dolore provenire da dietro di loro, Pan si voltò di scatto e vide i cadaveri di tutti i soldati tagliati in due, sopra di essi vi era un nuovo personaggio, indossava un'armatura violetta che ne copriva il petto e le spalle, portava un mantello di colore bianco e aveva i capelli argentati che formavano una sorta di cresta, in mano stringeva una spada insanguinata, probabilmente del sangue dei soldati stessi "Chi fugge dinanzi al nemico non merita si servire Alzeryot!" disse la creatura. Pan lo guardò con rabbia "Hai ucciso i tuoi stessi uomini! Come hai potuto essere così meschino?", il nemico fece spallucce "La loro vita conta poco o niente, sono creature così insignificanti, poco più che fantocci animati! Non sperare che contro di me sarà facile come contro quell'idiota di Kraus, lui era un autentico disonore per il nostro esercito, sai... dovrei quasi ringraziarti per aver estirpato tale erbaccia!", Pan era sempre più allibita dalla crudeltà del nemico e ciò la faceva infuriare sempre di più "Il mio nome e Molock ed adesso mi prenderò la tua vita e quella dei tuoi amici la dietro!" minacciò la creatura, Pan si mise in posizione di guardia "Vediamo se ci riesci!". I due si scagliarono l'uno contro l'altra pronti a sfidarsi, Pan si rese subito conto che il nemico era di tutt'altra pasta rispetto al nemico di prima, i due combattevano più o meno alla pari anche se Molock era armato, entrambi riuscivano ad evitare i rispettivi attacchi, all'improvviso Pan piroettò all'indietro per evitare l'ennesimo fendente di Molock e lo colpì con un calcio sotto il mento facendolo volare all'indietro, il guerriero di Alzeryot si riprese sedutastante e contrattaccò ancora con la spada che venne evitata da Pan con la super velocità ma che tagliò a metà un palazzo dietro di essa.
Intanto alla palestra Goten stava combattendo contro Seriko in versione Super saiyan e sia pure lentamente stava avendo la meglio dimostrandosi superiore all'avversario tanto che ad un certo punto l'aveva messo in ginocchio "Sei decisamente più abile del grassone di prima, ma non puoi contrastare la potenza di un Super saiyan! Per te è finita!" disse Goten il quale però si rese conto che Seriko non era affatto terrorizzato, anzi stava sghignazzando "Beh che hai da ridere adesso?" fece irritato Goten, "Devi scusarmi saiyan, ma vedi... tu sei totalmente fuori strada se pensi di avermi già battuto! Nonostante questo mi devo complimentare... non pensavo che avrei dovuto ricorrere ai miei pieni poteri così presto... ora preparati perchè sto per trasformarmi!" disse Seriko iniziando ad espandere l'aura " Che cosa ?" urlò preoccupato Goten mentre la muscolatura di Seriko crebbe smisuratamente strappandone i vestiti, i suoi capelli crebbero diventando una folta criniera e il suo volto divenne quello di un animale feroce dalle zanne affilate "Eccomi, scusa se ti ho fatto attendere... possiamo riprendere se vuoi!" fece Seriko pronto all'attacco "La sua forza combattiva è molto aumentata... ho paura di essere nei guai!" constatò preoccupato Goten. Lo scontro riprese e i ruoli si erano decisamente invertiti, ora Seriko era molto superiore a Goten e lo colpiva con grande violenza, il saiyan cercava di sottrarsi alle brutali offensive del nemico ma purtroppo Seriko aveva aumentato anche la sua velocità oltre la forza fisica e Goten si rese conto di essere inferiore sotto ogni punto di vista "Maledizione! Sappi che non mi arrendo! Kamehamehaaaaaa!!!!!!" Goten scagliò con tutte le sue forze il suo colpo migliore centrando in pieno l'avversario "Colpito!" esclamò trionfante Goten ma la sua gioia fu di breve durata in quanto si accorse di non avergli provocato che qualche piccola bruciatura alle braccia che aveva usato per parare "Beh... se questo era il tuo colpo migliore sei spacciato!" esclamò Seriko per poi scagliarsi contro Goten e colpirlo violentemente più volte, rendendosi conto della propria impotenza il figlio di Goku non reagiva quasi neanche più e ben presto finì al tappeto tornando normale e non riuscendo più a rialzarsi "Beh... pensavo saresti durato di più, saiyan! Ma a quanto pare è bastato trasformarmi per ridurti all'impotenza! Direi di farla finita, addio!" così dicendo Seriko generò una sfera di energia azzurra da una mano e la scagliò contro Goten, ma una figura si materializzò dinanzi a lui e deviò l'attacco energetico con un colpo di mano. Seriko vide che un altro guerriero dai capelli dorati era apparso tra lui e Goten, il figlio di Goku alzò lo sguardo ed esclamò entusiasta "Trunks! Sei tu amico mio!" Il figlio di Vegeta e Bulma si voltò e sorrise all'amico "Sono arrivato in tempo... visto che succede a non allenarsi? Mi meraviglio che tu non sia riuscito a battere questo buono a nulla neanche trasformandoti in Super saiyan!", il tono di Trunks era di affettuoso rimprovero e Goten scosse la testa sconsolato "Non appena sarà finita questa brutta faccenda lo terrò ben presente amico!", ma non era stato l'unico su cui queste parole avevano avuto effetto "Che cosa? Io sarei un buono a nulla? Come osi parlare di me in questo modo razza di presuntuoso!" urlò Seriko con aria furente. Trunks rivolse a lui lo sguardo e sorrise sarcastico "Te la sei presa? Mi dispiace amico, ma vedi... per quello che vale la tua forza combattiva io pensavo di farti un complimento! Non prendertela!", Seriko ringhiava incollerito "Che cosa?", Trunks ribadì "Non avrai pensato che solo perchè tra coloro che hanno assalito Satan city tu sei certamente il più forte questo comporti la tua imbattibilità! Se così fosse saresti veramente sciocco amico!" lo provocava Trunks. Questo fu troppo, Seriko si scagliò contro Trunks che evitò il suo pugno e rispose con un diretto allo stomaco facendolo volare all'indietro contro un muro quindi gettò un senzu a Goten che si riprese mangiandolo.
"Percepisco l'aura di Pan, sta combattendo contro il secondo guerriero più forte di questo battaglione, penso che se la possa cavare da sola, non è nulla di speciale il suo avversario, comunque appena la raggiungi fa in modo che porti tutti i nostri amici a palazzo da Dende e Popo, non farle avvicinare alle aure più grandi, per loro sarebbe solo un inutile rischio!" disse Trunks all'amico il quale annuì lo salutò e si allontanò mentre Seriko si era alzato "Non ti lascerò scappare saiyan!" così dicendo si scagliò contro Goten ma davanti a lui si materializzò la figura di Trunks "Devo rinfrescarti la memoria? Sono io il tuo avversario adesso!" così dicendo lo colpì nuovamente scaraventandolo fuori dall'edificio, in preda al panico Seriko cercò nuovamente di colpire Trunks con una sfera di energia "Ancora? Ma non hai capito che non serve a niente?" disse Trunks deviando l'attacco quasi scocciato, Seriko era terrorizzato "Ti cancello! Finish Buster !!!" Trunks scagliò il potente colpo energetico contro il nemico di cui non rimase più nulla "Bene, ora devo sbrigarmi a trovare C-17 e C-18, è di vitale importanza!" disse Trunks alzandosi in volo e partendo alla ricerca dei cyborg supponendo di trovarli nei pressi delle fonti di energia più potenti.
Intanto in piena città lo scontro tra Pan e Molock continuava e il guerriero di Alzeryot cominciava ad essere in svantaggio sempre più evidente, in origine tra loro non c'era un abisso ma era fisiologico che il più debole si stancasse più rapidamente, esasperato Molock tentò nuovamente di colpirla dall'alto con la spada ma Pan bloccò l'arma tra le due mani "Mi hai rotto con questo spiedino!" affermò Pan e così dicendo la spezzò in due lasciando allibito Molock per poi colpirlo con un pugno sbattendolo a terra "Ora ti finisco" esclamò la figlia di Gohan "Paaaaaaaan!" urlò una voce, la ragazza di voltò e vide arrivare in volo sua madre Videl che le si affiancò "Ciao mamma!" la salutò la figlia, Videl le sorrise "Ottimo lavoro figlia mia! Lascia, glielo do io il colpo di grazia!", Pan ridacchiò "Va bene ma permettimi di darti una mano!", Videl annuì e le due caricarono i loro colpi migliori, Pan la Kamehameha e Videl l'Iper Canon, i due colpi travolsero Molock disintegrandolo. Pan si guardò intorno "Benissimo! La città è ora libera da presenze negative!", "Ed è stato tutto merito mio!" esclamò trionfante Videl. Pan si astenette dal rispondere. In quel momento il gruppetto venne raggiunto da Goten che teneva già sotto le braccia i recuperati Satan e Chichi" Bene, ho incontrato Trunks, l'ha sistemato lui il boss e ci ha detto di andare a palazzo di Dende!" informò Goten le due donne "Truuuuuuunks! Il mio Trunks! Gradissimo unico fantastico!" iniziò a delirare Pan con gli occhi a cuoricino "Ehm... Pan, dobbiamo andare alla reggia! Sveglia!" la riportò alla realtà Goten "Eh? Come? Ah si si certo! Hehehe!" Fece la ragazza ripigliando un po’ di contegno. "Alla reggia? Che dobbiamo fare alla reggia?" chiese dubbiosa Videl. Molto scioccamente Goten rispose "Ci sono dei nemici fortissimi altrove e siccome non ce la faremmo mai contro di loro è meglio che ce ne stiamo buoni e tranquilli alla reggia" Pan si mise le mani nei capelli "No zio Goten! Non devi mai parlare in questo modo con lei!", Videl aveva gli occhi pieni di determinazione "Ci sono altri nemici dunque! bene... allora li affronterò e li sconfiggerò perchè io sono Iper Videl! La numero uno!" esclamò più gasata che mai, Goten non sapeva che parola proferire Chichi la esaltava "Si grande Videl! Vai distruggili ho fiducia in te!" Satan un po’ meno "No no no! Ti prego Videl! Sei la mia unica figlia! Non puoi andarti a suicidare in questo modo!" purtroppo la voce di Chichi era molto più alta di quella di Satan e si sentiva solo lei. Pan sapeva che quando sua madre si metteva qualcosa di quel genere in testa le parole non servivano a nulla, quindi decise di agire d'astuzia "Ok Mamma, andiamo, vengo con te!" disse quindi, Videl le sorrise e iniziò a volare ( in una direzione peraltro del tutto casuale perchè non percepiva auree ), Pan le arrivò dietro a con un colpo a due mani la colpì dietro la testa in un punto cruciale e la fece svenire "Scusami mamma ma era l'unico modo per non farti eccessivamente male" disse Pan prendendo in spalla il corpo svenuto della madre. Chichi era incredula "Che... che potenza! Ha... ha steso Videl..." nessuno la considerò "Bene, possiamo andare!" disse Pan dirigendosi verso il santuario di Dende seguita dagli altri mentre Chichi continuava a delirare "Ma vi rendete conto? Ha steso Videl!"
 
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view post Posted on 21/11/2011, 17:47     +1   -1

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EPISODIO 5 - BATTAGLIA ALLA KAME HOUSE

La Kame House, la dimora del celeberrimo maestro Muten colui che era stato maestro di valenti guerrieri tra cui Son Goku. Una casetta situata su una piccola isola sperduta nell'oceano. Nonostante fosse distante dai continenti poteva vedere le esplosioni in lontananza e scuotere il capo sconsolato "La terra è stata attaccata di nuovo, questa volta la minaccia è davvero terribile, un autentico esercito di creature ci ha attaccati ... e pensare che un tempo mi ritenevo uno dei guerrieri più forti del pianeta, e oggi cosa sono? Solo un povero vecchio che non può in alcun modo contribuire alla difesa della terra, mi sento così impotente nel non poter fare altro che confidare nelle nuove generazioni ..." di fianco a lui una ragazza coi capelli biondi si agitava bellicosa "Un elicottero! Qualcuno mi dia un elicottero! Voglio far vedere a quei bastardi cosa vuol dire avere a che fare con Lunch!" sbraitava la donna. Un lampo di preoccupazione attraversò in quel momento lo sguardo di Muten "Volevi battagliare Lunch? Eccoti accontentata, stanno venendo qui!" disse ironicamente il vecchio maestro. All'orizzonte apparvero delle sagome, erano una piccola squadriglia di appena una dozzina di soldati più due figure che si distinguevano, probabilmente due ufficiali. "Cosa facciamo adesso?" urlò la tartaruga di Muten preoccupata "Mettiti in salvo, non ti noteranno spero!" le ordinò Muten "Ma voi che farete?" chiese preoccupato il rettile "Non pensare a noi, salvati almeno tu! Obbedisci!" le urlò rabbioso Muten, la tartaruga capì che quello era l'ultimo desiderio del suo amico Muten e decise di accontentarlo, chinò il capo, salutò con la pinna e si immerse allontanandosi in fretta. Muten restò ad osservarla allontanarsi mentre Lunch afferrò le proprie mitragliette pronta a sprigionare la sua potenza di fuoco contro contro i nemici, che dopo poco atterrarono sull'isola erano tutti soldati tranne due figure in mezzo ad essi uno era un maschio e una una femmina il maschio era una figura alta e bionda coi capelli sparati verso l'alto totalmente avvolto in un mantello rosso che non permetteva di vedere altro di lui. La donna era vestita in modo orientale con una sorta di kimono verde scuro dal quale a malapena spuntavano le sue manine candide e delicate di un colore bianchissimo come la sua carnagione sulla quale si distinguevano due occhi dorati. Portava i capelli raccolti in modo molto simile alle dame orientali di un colore viola brillante. Le due figure si avvicinarono a Muten, il maschio fece un passo in avanti e disse "Ma bene! E così credevate che nascondendovi qui sareste potuti scampare alle squadre della morte di Alzeryot eh? beh vi è andata male furboni! Adesso anche voi sarete eliminati e le vostre anime finiranno nella sfera dell'anima ! Hahaha !" , Lunch ringhiò di rabbia e scaricò una raffica di proiettili contro il nemico, ma i proiettili rimbalzavano contro di lui, Lunch restò allibita"Hahaha! Cosa pensi di fare con quegli obsoleti aggeggi contro Terox di Alzeryot? Sei patetica! Soldati, fatene ciò che volete ma lasciate il vecchietto a me!", i soldati si scagliarono contro Lunch che cercava di difendersi con le sue armi da fuoco che però erano del tutto inefficaci, i nemici la circondarono e la scherzavano giocandoci, era come una bambina che cercava di difendersi da un gruppo di energumeni, Muten avrebbe voluto intevenire ma con Terox e la sua partner che lo avevano circondato non poteva farlo il guerriero di Alzeryot si rivolse alla partner "Ho cambiato idea Ariki, l'idea di combattere con questa pippa non mi alletta per niente, ci pensi tu? ", Ariki fece spallucce ed annuì, Terox si alzò in volo per dare magior spazio ai due duellanti, Ariki osservava Muten con sufficenza mentre l'anziano esperto di arti marziali sudava freddo, Ariki sbuffò "Si può sapere cosa stai aspettando ad attaccarmi? Credevo avessi fretta di aiutare la tua amica!", Muten sapeva che doveva cercare di guadagnare tempo, Ariki avrebbe potuto ucciderlo non appena le fosse girato di farlo, doveva cercare in qualche modo di bloccarla per poi salvare Lunch. Muten decise di tentare la tecnica della ninna nanna contro Ariki, tuttavia si rese presto conto che i suoi poteri ipnotici erano troppo deboli per poter funzionare contro un avversario di tale calibro, irritata Ariki sollevò il braccio in direzione di Muten "Mi hai annoiata vecchio! Sparisci!" così dicendo generò una sfera di energia ma all'ultimo istante una figura molto rapida afferrò Muten salvandolo da una fine certa, Ariki se ne accorse e alzò lo sguardo vedendo che era stato Crilin a salvare l'anziano Muten, colta da un sospetto si voltò più in la e vide che il terrestre aveva già sbaragliato in pochi istanti i soldati, Terox restò impassibile ad osservare la scena ma avvertì una presenza alle spalle, si voltò di scatto e vide che in alto troneggiava la figura di C-18, Terox non era un ingenuo, sapeva che se il suo rilevatore non rilevava alcuna aura era perchè la sua avversaria era una cyborg ... il rischio che gli fosse superiore in potenza esisteva eccome! Però se avesse sconfitto rapidamente il terrestre avrebbe potuto usarlo come arma di ricatto potendo così cautelarsi di avere un piccolo vantaggio a prescindere su C-18 . Intanto Ariki era molto contrariata "Come hai osato vanificare il mio attacco, nanerottolo!" così dicendo allungò il braccio contro Crilin e dalla sua manica partì una sorta di catena di metallo che colse alla sprovvista Crilin che tuttavia riuscì a bloccarla , Ariki cercò di ritrarla ma la presa di Crilin si rivelò ferrea, non sembrava vi fosse verso di fargliela mollare "Tu non sei al mio livello, vattene e avrai salva la vita ... ho sempre sognato dirlo, però quando lo diceva Goku suonava più figo!" bofonchiò Crilin tirando a se l'avversaria per mezzo di una catena per poi colpirla con una raffica di colpi e con un attacco conclusivo la sbattè in mare. Quindi il terrestre atterrò e fece scendera a terra Muten "Non preoccuparti maestro adesso tu e Lunch siete al sicuro!" disse il piccolo Crilin, Muten annuì, sembrava decisamente sollevato, ma non vi fu tempo per le felicitazioni perchè Terox gli era di fronte pronto a sfidarlo." Con Ariki ti è andata bene, moscerino, ma io sono molto più forte di lei, non hai speranze contro di me, rassegnati!" lo minacciò l'alieno di Alzeryot, Crilin sorrise e si mise in posizione di guardia "Sembri un avversario interessante, ma credo di potercela fare, C-18, non intervenire per favore, voglio farcela da solo!" C-18 ebbe un cenno di assenso e rimase a guardare lo scontro.
Crilin e Terox cominciarono a scambiarsi rapide serie di attacchi, la forza dei due era molto simile, anche se Crilin aveva il vantaggio psicologico nel fatto che Terox era un pò a disagio ne faticare contro un tale nanerottolo. In quel momento Ariki riemerse furiosa dall'acqua e vide Crilin e Terox combattere "Ho fatto una figuraccia! Ma adesso mi riscatterò agli occhi di Terox facendo prigioniera la sua compagna!" così dicendo si materializzò davanti a C-18 "Sorpresa! Adesso io ti prenderò in ostaggio e ti consiglio di non opporre resistenza se non vuoi farti male!" le disse Ariki, la cyborg non cambiò minimamente espressione e si limitò a dire "Non starmi tra i piedi", Ariki fu sorpresa del fatto che la donna non dimostrasse il minimo timore di lei "Meglio così ... così forse sarai talmente stupida da non evitare nemmeno il mio attacco!" e così dicendo scaglio due lunghe catene dalle maniche del kimono che avvolsero totalmente il corpo di C-18 che rimase immobile "Hahahaha! Ma allora sei proprio stupida ... o forse hai i riflessi rallentati?" la derise Ariki, ma il suo divertimento si trasformò in terrore quando vide la cyborg liberarsi dalle catene con totale naturalezza come se le catene fossero fatte di gesso, C-18 a quel punto stese una mano verso Ariki "Se qui c'è una stupida quella sei tu ... se non lo fossi avresti ascoltato il mio consiglio!" e così dicendo scagliò un energy ray trapassandola da parte a parte, il suo cadavere dopo aver fluttuato un pò in aria esplose in una nube di fumo, attirato dall'esplosione Terox si voltò e sbiancò nel rendersi conto di cosa stava accadendo "Ariki!!! Maledetti vi eliminerò tutti!!!" urlò infuriato generando un'onda di energia viola di dimensioni colossali scagliandola verso l'isola, Lunch e Muten erano l'uno abbracciato all'altra terrorizzati, Crilin iniziò a preoccuparsi, non aveva considerato che il nemico potesse disporre di attacchi così insidiosi, quindi decise di controbattere con una kamehemeha, lo scontro tra i due colpi era inizialmente equilibrato ma dopo poco le sorti dello scontro sembrava volgere a favore del colpo di Crilin ma all'ultimo istante Terox si levò di torno con la supervelocità portandosi sopra uno sorpreso Crilin attaccandolo con un altro raggio energetico sbattendolo al suolo "Sistemato!" Esultò Terox, che poi si voltò e vide che gli si era fatta incontro C-18 "Maledetto! Adesso la pagherai per quello che hai fatto a Crilin!" lo minacciò la cyborg, Terox sapeva della forza di C-18 ed era un pò preoccupato, ma una voce provenne dal basso "C-18... ti avevo chiesto di lasciarlo a me!" C-18 si voltò e sorrise nel vedere che Crilin era sopravissuto all'attacco, anzi sembrava ancora in buone condizioni "Ma... come hai ..." balbettò incredulo Terox "Non ne ero sicuro" ridacchio Crilin "Ma ora ne ho avuto la conferma, sia pure non di troppo il più forte tra noi due sono io!". "Tu vaneggi!" esclamò alterato Terox "Staremo a vedere" esclamò Crilin, il terrestre alzò le braccia al cielo e urlò "Kakusandan!", al comando del terrestre dei raggi di energia dorata iniziarono a volare verso l'alto, Terox rise "Ma dove cavolo miri? " e non si rese neppure conto che i raggi avevano preso una traiettoria discendente e si abbatterono su di lui. Terox era stato ridotto allo stremo da quel violentissimo attacco e ormai si reggeva a malapena, cercava vanamente di scorgere Crilin attraverso la nube di fumo, ma ad un certo punto sentì un suono alle sue spalle, si voltò e vide il Kienzan di Crilin ormai a pochi metri da lui, non avrebbe mai fatto in tempo ad evitarlo quindi cercò disperatamente di bloccarlo con le mani ma entrambe vennero tagliate di netto dal cerchio di energia di crilin che poi lo raggiunse alla testa decapitandolo e facendolo stramazzare al suolo senza vita, quindi con un ultimo raggio di energia Crilin spazzò via anche il cadavere. Crilin venne raggiunto da Muten, Lunch e C-18 "Non è stato semplice diciamo che è stato determinante il fatto che io avessi più tecniche rispetto a lui" disse Crilin "Hai avuto un ottimo maestro, ecco il motivo!" esultò Muten, tutti si misero a ridere tranne 18 che accennò un sorriso. In quel momento però sentirono una presenza alle loro spalle tutti si voltarono in posizione di guardia "Gasp !Fermi Fermi! Sono soltanto io!" disse tartaruga che era appena tornato "Ho visto Crilin e 18 raggiungere l'isola e ho pensato che la situazione sarebbe stata risolta, e a quanto pare non mi sbagliavo" spiegò il rettile. Crilin annuì ma poi sembrò preoccupato, "Che succede?" chiese C-18 che si era accorta del turbamento nel marito "Avverto due aure immense dirigersi verso città dell'Ovest, ci sono Bulma, nostra figlia e gli altri la! Temo siano in pericolo!" spiegò Crilin "Ritieni siano fuori dalla tua portata?" chiese 18 "Ne sono assolutamente certo!" ammise amareggiato Crilin, C-18 si alzò in volo "Bene allora tu porta Muten, Lunch e Tartaruga alla reggia celeste, io vado a combattere contro questi invasori e impedirò loro di raggiungere la città!" disse la cyborg "Ma non ti posso lasciare andare da sola" disse affettuosamente Crilin "Non discutere le mie decisioni! E poi alla capsule corporation c'è nostra figlia, in questo momento devo pensare a lei!" disse 18 con tono duro. Crilin annuì e salutò a malincuore la moglie quindi si rivolse ai suoi tre amici "Su coraggio vi porto a palazzo!" e così il gruppetto si diresse verso la reggia.


EPISODIO 6 - I SUPER TERRESTRI

Quando Crilin aveva percepito le grandi auree avvicinarsi a città dell'Ovest questa in realtà stata già attaccata, anche se i nemici tanto temuti dal terrestre non erano ancora arrivati, nonostante questo la situazione non era comunque da considerarsi delle più rosee. Orde di soldati seminavo distruzione in ogni dove, e una figura sospesa per aria osservava la scena compiaciuta, sembrava la copia esatta di Seriko, alieno ucciso poco prima da Trunks l'unica differenza era che la sua pelle era rossa anziché azzurra, "Questo centro abitato è estremamente popolato, i tre generali saranno molto contenti per il numero considerevole di anime che riusciremo a convogliare nella sfera!" disse divertito l'alieno, in quel momento una presenza lo raggiunse, era un individuo dal fisico longilineo e la pelle squamata color verde chiaro, era abbigliato con dei lunghi pantaloni bianchi mentre non indossava nulla a copertura del torace, aveva dei corti capelli rossi e un muso semiumanoide siapure anomalmente schiacciato "Thora, mio signore, ci è appena giunta la notizia che la squadriglia di suo fratello Seriko è stata totalmente annientata e purtroppo anche suo fratello ha perso la vita per mano sembra di un Super saiyan" comunicò il nuove venuto, Thora lo fissò senza dire nulla, poi sul suo volto apparve un'espressione di sdegno "Ero certo che quell'incapace avrebbe infangato il nome della famiglia prima o poi, comunque il saiyan che l'ha eliminato deve essere trovato e condotto da me per essere giustiziato quanto prima! Solo così il nome della mia famiglia potrà essere rivalutato!", l'altro alieno chiese "Dobbiamo cercarlo? ", ma Thora scosse la testa "No Jure, non è la priorità in questo momento, ce ne occuperemo dopo aver spopolato questa città, per nessun motivo possiamo lasciare il lavoro a metà!", "Si signore!" annuì Jure. Intanto alla capsule corporation Bulma, Bra e Marron si stavano apprestando ad evacuare la zona. Marron era diventata una collaboratrice di Bulma ma in quel momento si stava sinceramente pentendo di non essere rimasta a casa dove sua madre poteva tranquillamente difenderla "Bulma! Ma insomma! Quanto ci metti? Dobbiamo andarcene!" urlava Marron in preda al panico "Un momento! Devo mettere nelle capsule dei macchinari che ci potranno essere utili una volta giunti alla reggia di Dende! Non posso lasciarli qua!" ribatté Bulma "Ma non possiamo lasciarci nemmeno le penne!" esclamò disperata Marron. Bra non diceva nulla, si limitava a guardare fuori dalla finestra per vedere se qualcuno di avvicinava ed a un certo punto disse "Eccoli" con un tono che sembrava preoccupato ma non spaventato "Come eccoli?????? E ce lo dici così?" urlò Marron che ormai aveva bagnato la gonna dalla paura "Fatto! " disse Bulma mentre metteva in tasca l'ultima capsula, ma proprio in quel momento un'esplosione fece saltare in aria la facciata principale dell'edifico, Bulma e Marron furono scaraventate a terra mentre la sola Bra rimase in piedi, un gruppo di soldati era apparsa dinanzi a loro, Bra sospirò "A questo punto mi ci vedo costretta!" e così dicendo iniziò a sviluppare un'aura verde attorno ad essa "No... Bra" mormorò Bulma con un filo di voce, in quel momento però una sfera di energia azzurra apparve dal nulla e colpì i soldati uno dopo l'altro come una palla da Bowlig abbatte i birilli, ben presto del battaglione non rimase nulla, Bra si calmò e la sua aura scomparve mentre in quel momento apparve colui che aveva ucciso tutti i soldati "State tranquille ci sono qui io!" disse costui "Ciao Yamcha!" lo salutò Bra subito raggiunta da Bulma e Marron, Yamcha sorrise loro, poi però sentì altri soldati avvicinarsi ma anche quando li vide apparire non diede l'idea di voler far nulla come se confidasse che qualcosa li eliminasse in vece sua, infatti i soldati si bloccarono come se una forza telecinetica misteriosa ne impedisse i movimenti, poi un raggio di energia arancione li trafisse eliminandoli "Eccomi Yamcha, la zona è libera ora!" disse il piccolo alleato "Ben fatto Jaozi!" si congratulò Yamcha. I due super terrestri si affiancarono "Bra tu porta in salvo Bulma e Marron, per loro è pericoloso restare qui, non ti preoccupare, qui pensiamo a tutto noi !" disse Yamcha. Bra annuì e prese con se la madre e l'amica involandosi verso la reggia. Appena furono soli Jaozi si rivolse all'amico "Dimmi Yamcha ... sono stato il solo a sentire un grande aura poco prima di arrivare alla capsule corporation?", Yamcha era dubbioso "Ora che mi ci fai pensare anche io ho avvertito una grandissima forza combattiva, persino più grande di quelle di Ten e Pan, infatti quando sono arrivato ero molto preoccupato eppure non ho visto nessuno qui !", "A meno che non sia stata..." ipotizzò Jaozi che non aveva il coraggio di terminare la frase, nessuno dei due disse nulla, si limitarono entrambi a guardare smarriti il cielo nel punto in cui le tre donne erano scomparse. Ad interrompere i loro pensieri furono delle sonore risate, Thora e i suoi guerrieri li avevano trovati! "Uhm ... guarda un po' cosa abbia qui! Si fatica a credere che voi siate dei terrestri, avete una forza considerevole rispetto alla norma, forse possiamo divertirci con voi confidando che il super saiyan si faccia vivo!" disse Thora stesso affiancato dal fedele Jure e da altri due individui, uno era un individuo enorme, dalla muscolatura possente e la testa di un toro, sembrava uno di quei minotauri delle leggende elleniche, poco più a sinistra vi era un individuo che sarebbe stato scambiabile per un essere umano, era vestito come gli antichi greci, con una toga bianca e aveva i capelli biondi, mentre gli occhi erano azzurri, l'unica cosa che tradiva la sua natura non terrestre erano un paio d'ali d'argento che gli spuntavano dalle scapole. Fu il minotauro a parlare "Possente Thora, mi dia il permesso di schiacciare io questi vermi schifosi!", l'uomo dalle ali d'argento era d'accordo con l'idea del compagno "Direi che possiamo dare questa possibilità a Taurus, questi tizi non sono degni neppure di battersi con me, figuriamoci contro lei e Jure!" disse costui, Thora annuì "Concesso! Puoi divertirti con loro!". Taurus compiaciuto atterrò dinanzi a Yamcha e Jaozi pronto alla battaglia "Allora? Chi vuole essere il primo?" disse il minotauro. Yamcha fece un passo avanti "Te la vedrai con me razza di mucca troppo cresciuta!" disse il terrestre, Taurus sbuffò dalla rabbia per la provocazione subita e attaccò Yamcha caricandolo e sbattendolo contro un palazzo nelle vicinanze mentre jaozi si era alzato in volo spaventato. Yamcha si rialzò e si tolse la povere di dosso, si era fatto cogliere di sorpresa, capì che Taurus non era il tipo che amava perdere tempo in scontri verbali!" Bene, mi hai sorpreso! Ma adesso parto al contrattacco, preparati! Ryoga Fufuken!" Yamcha attaccò il nemico con i suoi artigli del lupo colpendolo duramente facendolo arretrare di parecchi metri senza però riuscire a farlo cadere, Taurus schiumava rabbia e attaccò nuovamente Yamcha che stavolta riuscii a volare verso l'alto ed evitare l'attacco, ma non ebbe tempo di gioirne che Taurus lo afferrò al volo per una gamba e lo sbatté al suolo quindi cercò di atterrare con tutto il suo peso sul terrestre ma Joazi intervenne e riuscì a bloccarlo con la telecinesi per alcuni istanti permettendo a Yamcha di spostarsi ed evitare di essere schiacciato "Tutto bene?" chiese Jaozi "Si, non è molto più forte di me, se uniamo le forze ce la dovremmo fare!" disse Yamcha "Ok, attacchiamolo insieme allora!" annuì Jaozi. "Cosa state confabulando voi due? Beh non importa, qualunque vostro piano sarà inutile!" disse Taurus per poi caricare nuovamente i due che si spostarono evitandone l'incedere, appena li ebbe superati Jaozi lo prese alle spalle con la telecinesi bloccandolo nuovamente, Yamcha colse l'attimo e lo colpì alla schiena coi suoi artigli del lupo sbattendolo al suolo quindi lui e Jaozi si alzarono in volo e lo colpirono congiuntamente con la Kamehameha e la Dodompa riducendolo in cenere.
I due esultarono mentre Icarus ( colui che aveva le ali d'argento ) alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa "Che idiota, si è talmente preoccupato di essere il più forte dei tre che non ha valutato l'eventualità che lo potessero attaccare insieme!" così dicendo atterrò dinanzi a Yamcha e Jaozi e li derise "Mi aspettavo un po' più di lealtà da parte vostra ... ma se siete propensi allo scontro due contro uno accomodatevi pure contro di me ... vediamo come ve la cavate!". Yamcha e Jaozi lo attaccarono insieme ma neppure insieme riuscivano a colpirlo, dopo un po' Icarus si stancò di limitarsi a schivare e si mise a martellarli con violenti contrattacchi, i due erano in palese difficoltà e provarono nuovamente la combinazione di prima ma appena jaozi provò a bloccarlo con la telecinesi si rese conto che la differenza di forza era troppa e che non vi riusciva, con un violento pugno lo mise al tappeto, Yamcha lo aveva intanto aggredito da dietro con l'artiglio del lupo ma Icarus l'afferrò per il braccio e lo scaraventò di fianco a Jaozi. I due si rialzarono a fatica mentre Icarus camminava verso di loro con aria divertita "E' forte! Molto più del precedente ... proviamo ad attaccarlo insieme!" disse Yamcha, Jaozi annuì e i due attaccarono ancora con la Kamehameha e la Dodonpa congiunte, ma Icarus contrattaccò con il Silver Flash, la sua tecnica migliore riuscendo a prevalere sui due colpi degli avversari che però attutirono il colpo al punto che non ne vennero uccisi, ma entrambi erano al tappeto, la situazione si era fatta davvero molto grave.


EPISODIO 7 - TENSHINHAN E C-.17 SCENDONO IN CAMPO

Yamcha e Jaozi pensavano ad un modo efficace per attaccare Icarus, ma non veniva loro in mente nulla di plausibile per fermare il nemico. Ad un certo punto Icarus si fermò in piedi poco distante dai due e disse con tono sprezzante "Mi avete seccato, siete solo dei terrestri inferiori, non meritate di vivere un secondo di più, preparatevi a scomparire!" così dicendo si scagliò contro i due che si misero disperatamente in posizione di guardia anche se non si illudevano di resistergli ancora per molto, ma quando stava per colpirli una figura si materializzò tra i tre, era Tenshinhan! Icarus ne fu sorpreso e non riuscì ad evitare il violento calcio del terrestre che lo mandò a sbattere contro un palazzo. Yamcha e Jaozi lo accolsero entusiasti e Ten sorrise loro, ma non era tempo di distrarsi, c'era una battaglia che doveva affrontare e non poteva certo illudersi che quel calcio sarebbe bastato a mettere Icarus fuori combattimento. Infatti il guerriero dalle ali d'argento si alzò furente "Come hai osato terrestre bifolco!", Ten si mise in posizione di guardia "Risparmia il fiato per batterti, ne avrai bisogno!". Ten attaccò Icarus che si preparava a difendersi con aria di sufficienza ma ten fu più veloce di quanto preventivato e lo colpì duramente sbalzandolo all'indietro, ed Icarus dovete ricorrere a tutto il suo impegno per evitare di schiantarsi, ma Ten non gli diede tregua e gli fu subito addosso martellandolo con una raffica di pugni e calci. "Ten è il migliore! Darà una bella lezione a quel tipo!" affermò Jaozi con un sorriso "Eh si! Il buon vecchio Ten sa il fatto suo! Del resto è il terrestre più forte dell'intero universo!" concordò Yamcha. Lo scontro tra i due volgeva palesemente a favore del treocchi e ciò non mancava di stupire anche Jure e Thora "Non riesco a crederci! Non credevo che vi fossero terrestri capaci di battere Icarus!" affermò Jure sbattendo incredulo le palpebre "E' molto bravo, ma da qui a preoccuparci ne passa!" rispose Thora, Jure annuì. Ormai Icarus era ridotto piuttosto male ed ansimava affaticato mentre Ten sorrideva tranquillo "Beh che hai? mi sembravi così sicuro di te fino a poco tempo fa ..." lo punzecchiò Ten "Taci! Silver Flash!!!!" urlò Icarus scagliando il suo attacco energetico contro l'avversario "Kikoho!!!" ribadì Ten generando un potente attacco energetico dalla mano che travolse sia il silver flash che lo stesso Icarus disintegrandolo. "La vera battaglia comincia ora ..." pensò Ten guardando Jure e Thora che lo osservavano con espressione visibilmente contrariata. I due di consultarono e dopo un po’, come previsto da Ten fu Jure a farsi avanti, i due non dissero nulla, stavano l'uno di fronte all'altro, l'attacco di Jure fu fulmineo e tremendo, con una velocità sorprendente colpì Ten con una ginocchiata per poi schiantarlo a terra con un colpo a due mani. Il terrestre si rialzò ma con la super velocità Jure gli apparve alle spalle e lo colpì nuovamente scaraventandolo al suolo. Jure si scagliò nuovamente contro Tenshinhan ancora a terra ma di fronte a lui apparvero Yamcha e Jaozi che lo attaccarono coi loro colpi energetici che però l'alieno evitò per poi stenderli entrambi con un calcio a testa, Ten approfittò della confusione per attaccarlo con il Kikoho ma Jure riuscì a pararlo lasciando di stucco il terrestre. Jaozi e Yamcha si ripresero e si affiancarono a Ten "E' troppo forte per essere sconfitto con degli attacchi normali, se vogliamo liberarcene bisogna che mi aiutiate!" disse Ten "Noi ti aiuteremmo Ten, ma la nostra forza è troppo inferiore sia alla tua che alla sua, in che modo possiamo esserti utili?" domandò sconsolato Jaozi. Ten assunse un espressione pensosa, poi si illuminò "Un modo c'è!" esclamò," sarebbe?" chiese incuriosito Yamcha. I tre confabularono mentre Jure incrociò le braccia "vediamo che si inventano ora ...". Ten rimase immobile mentre Jaozi e Yamcha lo attaccarono "Ah! Che piano stupido! Ma non capite che non potete niente contro di me?" e così dicendo evitava ogni attacco dei due, per poi contrattaccare pesantemente atterrandoli per l'ennesima volta, quindi si voltò verso ten per vederne la reazione, è fu un grave errore "Tayoken!" urlò Ten nell'esatto istante in cui il nemico si era voltato abbagliandolo col colpo del sole. Jure rimase accecato ed andava a tentoni per cercare di capire dove fossero i suoi avversari, poi recuperò la vista e si rese conto che i tre non erano più li ma si sentì osservato dall'alto, alzò lo sguardo e vide Ten sopra di lui mentre Yamcha e Jaozi erano sopra lo stesso Ten, anche Thora osservava il guerriero dai tre occhi, aveva la sensazione che stesse per accadere qualcosa di estremamente pericoloso. Ten mise le mani a triangolo e prese la mira inquadrando sia Jure che Thora nel suo mirino spirituale "Per voi è finita! Ultimate Kikoho !!!!" così dicendo Ten scagliò un colpo di energia arancione del tutto simile a quello che aveva bloccato cell moltissimi anni prima, ma in versione ancora più devastante, Jure e Thora erano increduli, non potevano certo immaginare che Ten potesse sviluppare una simile potenza, l'impatto fu terribile, ogni cosa nell'arco di centinaia di metri venne distrutto e quando la luce si diradò si vide che un'enorme voragine era apparsa nel luogo dove prima vi era la città. Più lontano, tra le montagne qualcuno si era accorto di quel trambusto, era il cyborg numero 17 che si rese subito conto che era in corso una battaglia molto feroce, aveva eliminato qualche nemico che aveva incontrato nella sua strada anche se fino a quel momento non si era affannato più di tanto a respingere l'offensiva confidando che sarebbero stati i guerrieri GT come al solito a sistemare la questione, ma il richiamo della battaglia fu per lui irresistibile "Forse c'è bisogno del mio intervento ... è giunto il momento che mi dia da fare!" disse tra se e se C-17 dirigendosi verso la città dell'Ovest. Intanto Ten era ansante, respirava affannosamente, era sfinito ma ce l'aveva fatta, non c'era più traccia ne di Jure ne di Thora, loro erano molto più forti di lui ma con quella mossa era riuscito a sovvertire le sorti dello scontro. Yamcha e Jaozi corsero a congratularsi con lui ma la loro gioia si trasformò presto in terrore quando videro che Thora era proprio sopra il terzetto, era trasformato in modo del tutto simile a come si era trasformato suo fratello Seriko una volta che le cose si erano messe male per lui. Ten lo guardò con disperazione, si era illuso di aver posto fine a quell'incubo, invece si trovava di fronte ad un nemico ancora più forte del precedente.
"Ti faccio i miei complimenti terrestre! Un colpo veramente magnifico! Sei riuscito a uccidere Jure e se non mi fossi trasformato per tempo sarebbe stato fatale anche per me!" disse Thora con espressione stupita "Siamo nei guai ragazzi !" disse Ten "Non puoi riprovare con l'ultimate kikoho?" chiese speranzoso Yamcha. Ten scosse la testa ed abbassò le braccia in segno di resa, a capo chinato "Mi dispiace ragazzi ... l'ultimate Kikoho è una mossa molto efficace ma ha un terribile difetto ... consuma tutta l'energia spirituale in un colpo solo ... non mi è rimasto neppure un briciolo di energia per combattere!", Yamcha e Jaozi tremavano a sentire le parole del terrestre. Ten però non voleva darsi per vinto e bisbigliò "Questo però Thora non lo sa ... forse se gioco d'astuzia riesco a guadagnare un pò di tempo!" così dicendo Ten osservò il nemico "Hai visto di cosa sono capace? Non so se te la caveresti se utilizzassi un Ultimate kikoho ancora più potente!" disse con fare minaccioso Ten. Thora sembrava un pò preoccupato, Ten se ne accorse e sorrise posizionando nuovamente le mani a triangolo e puntandole verso il nemico "Ti consiglio di non fare mosse azzardate se non vuoi che ti spedisca all'altro mondo!" lo minacciò nuovamente Ten. Thora ringhiava, non sapeva decidere sul da farsi, forse il suo avversario stava solo bluffando ma non ne poteva essere del tutto sicuro! Tra i due era in corso una logorante guerra di nervi, il silenzio era assoluto, nessuno azzardava muovere un dito ne tanto meno proferire parola, improvviso fu l'attacco di Thora, Ten non riuscì neppure a vederlo e con un solo pugno l'alieno gli fece perdere i sensi facendolo stramazzare al suolo. Thora sorrise "In fondo me lo aspettavo ... non ti era rimasta neppure una minima riserva di energia ... comunque hai combattuto bene, complimenti!" disse con tono sprezzante. Yamcha e Jaozi erano disperati, Ten non si poteva più difendere e non potevano sicuramente permettere che venisse ucciso quindi entrambi si scagliarono alla disperata contro l'avversario che li derise "Poveri sciocchi! ci tenete così tanto a morire prima del vostro amico? " così dicendo gli andò incontro ma in mezzo ai due apparve a tutta velocità un nuovo guerriero. "Ma quello è C-17!" esclamò Yamcha, il cyborg osservava Thora con un sorriso irridente "Così tu sei uno degli ufficiali degli invasori ... scusa se te lo dico ma non mi sembri un granchè", "Non so chi tu sia, ma una cosa è certa ... sei uno sbruffone!" ribatte Thora che non prese molto sul serio la provocazione del cyborg. C-17 sorrise, quindi con la coda dell'occhio si rivolse ai due terrestri "questo non è posto per voi incapaci, andate a nascondervi da qualche parte e portate via il vostro amico!" disse C-17. I due non impazzivano di gioia nel sentirsi dare degli incapaci ma conoscevano abbastanza bene C-17 dal capire che non era il caso di contraddirlo, quindi recuperarono silenziosamente Ten e si avviarono a raggiungere la reggia celeste.
Ora C-17 e Thora erano l'uno di fronte all'altro "Sei un terrestre?" chiese Thora provocatoriamente "Un tempo forse" ghignò C-17. Thora non capì cosa intendeva il cyborg ma quei giri di parole lo stavano facendo innervosire, espanse la sua aura nel tentativo di impressionare l'avversario che sbuffò "uffa così mi scompigli i capelli " così dicendo con la super velocità scomparve e riapparve davanti al nemico e con un potente calcio lo fece volare a terra. Thora si rialzò a fatica incredulo, non era usuale che un solo calcio gli procurasse tanto dolore, capì che il suo avversario doveva essere davvero forte questa volta, il cyborg gli atterrò di fronte e gli sorrise con aria da volerlo prendere in giro, Thora si infuriò e cercò di colpirlo con un pugno ma C-17 lo bloccò senza il minimo sforzo, l'avversario cercava di divincolare il proprio pugno dalla presa della mano del cyborg il quale però la tratteneva senza problema per poi stringere la presa rompendogli la mano facendolo urlare dal dolore. Quindi attaccò ancora inesorabile con una gomitata al volto rompendogli il setto nasale, ormai preda al dolore più atroce Thora si portò le mani al volto mentre indietreggiava, con la super velocità C-17 gli si portò alle spalle in posizione voltata rispetto a lui, appena sentì la schiena dell'avversario a contatto con la sua lo colpì con una gomitata senza neanche girarsi spaccandogli la spina dorsale. Thora ormai era ridotto alla più totale impotenza ... cercò disperatamente di sollevare la testa ma vide la mano del cyborg a pochi centimetri dalla sua faccia "No ... ti prego ... non ..." balbettò Thora, ma C-17 lo ignorò e fece partire il suo colpo mortale, un raggio di energia che fu fatale all'avversario che scomparve nel nulla." Te lo avevo detto che non eri un granché! Ora ... vediamo un po’ cosa sta combinando la mia sorellina!" C-17 sorrise e si alzò in volo alla ricerca di sua sorella.


EPISODIO 8 - I SICARI DI DAFNE


Trunks volava nel cielo in direzione di una possente fonte di energia che sentiva in lontananza, seguiva quella via per adempiere principalmente a due missioni che si era prefisso, in primis cercare i cyborg C-17 e C-18 per motivi che solo lui, sua madre, sua sorella e Marron conoscevano, e inoltre voleva individuare a chi apparteneva quell'immensa aura e se possibile sconfiggere colui che la sprigionava. Si trovò a un certo punto a sorvolare una vasta distesa boschiva, quando sentì dei rumori provenire da sotto di lui, si rese conto che qualcuno celato tra gli alberi lo stava attaccando con dei raggi di energia, il saiyan iniziò ad evitarli con una certa difficoltà, e si rese ben presto conto di essere un bersaglio troppo facile nel cielo aperto, quindi decise di scendere nella foresta ad affrontare i nemici, e per maggiore precauzione si trasformò immediatamente in Super saiyan. Il figlio di Vegeta iniziò a camminare circospetto per la foresta, i suoi sensi erano tesi alla massima efficienza, sapeva che era il posto ideale per un'imboscata. Difatti l'attacco giunse improvviso, quattro fendenti che vennero evitati però dal super saiyan, tranne uno che gli squarciò la manica del giubbotto non ferendolo per un pelo. Decine di alberi crollarono per quei fendenti che ridussero parte della foresta in una vasta radura. "Chi siete? Fatevi vedere!" urlò Trunks mettendosi in posizione di guardia. Come ad obbedire al comando del saiyan quattro figure si materializzarono dinanzi a lui. Tre di essi formavano una linea dinanzi ad uno che era dietro di loro, probabilmente il capo. Gli altri erano vestiti come dei moschettieri, con la caratteristica uniforme colorata, ognuna di un colore diverso, uno la indossava di colore rosso, un altro di colore blu scuro e una di colore nero. Il capo invece era vestito come uno spadaccino indossava un vestito settecentesco di colore viola scuro aveva i capelli biondi tagliati corti e sul volto portava la barba tagliata a pizzetto. Tutti loro portavano un fioretto in mano proprio come gli spadaccini. Fu il capo a parlare per primo "Noi siamo gli spadaccini di Lady Dafne e abbiamo l'ordine di non permettere a nessuno di oltrepassare questa foresta, il mio nome è Lion e sono il migliore spadaccino dell'esercito di Dafne!" di seguito si presentarono gli altri tre con i rispettivi nomi, Akros il rosso, Ravis il blu e Sairot il nero. Trunks sorrise "Ma che bella squadretta di manichini! Io invece sono Trunks, meglio noto come colui che adesso cambierà i connotati a tutti voi! Fatevi avanti!", Lion però nicchiò facendo segno di negazione con il dito "Hei! Per chi ci hai presi? Per quei trogloditi che hai incontrato sinora? Eh no mio caro! Noi abbiamo un nostro regolamento preciso per i duelli! Accetti di sottostarvi o forse hai paura?", Trunks ghignò di scherno "Paura io? Ma non raccontar barzellette! Sono pronto a sentire il vostro regolamento! " Lion spiegò " allora ... noi spadaccini combattiamo rigorosamente uno contro uno quindi dovrai batterci uno alla volta!" Trunks annuì "Ciò vi fa onore !", " Non è tutto! Noi non combattiamo contro avversari disarmati! Quindi per sfidarci devi avere una spada, ma visto che tu non l'hai portata te ne possiamo prestare una noi!" aggiunse Lion, Trunks sorrise divertito "E chi vi ha detto che non l'ho portata con me?" disse Trunks, così dicendo tirò fuori una capsula hoi-poi e ne fece uscire il contenuto, ora Trunks stringeva in mano la spada degli eroi di connuts donatogli da Tapion molti anni prima "Dite che questa può andare?" chiese Trunks. Lion sgranò gli occhi in uno stato di contemplazione estasiata "Che meravigliaaaaaaaa! Ma dove hai trovato una spada così assolutamente fantastica? Io adoro le spade ma giuro su lady Dafne in persona ... non ho mai visto un'arma così in vita mia! Ora ho un motivo per batterti, quella meraviglia deve essere mia!" Trunks lo guardò male "Scordatelo, è un regalo di un caro amico, non te la cederò mai e poi mai!" Lion sorrise perfidamente "Non è questione di volontà ... forse non ti ho detto che i duelli di noi spadaccini di Dafne terminano solo quando o noi o l'avversario siamo morti ... uno di noi non ne uscirà vivo in ogni caso!" Trunks bofonchiò "Lo immaginavo!". Akros si era già presentato dinanzi a Trunks, lo scontro stava per avere inizio, i due si fissarono negli occhi ognuno pronto a cogliere la prima esitazione dell'avversario per sferrare un colpo mortale, fu Akros il primo ad attaccare anche perchè considerava Trunks un novellino, ma lo spadaccino aveva sottovalutato l'avversario che si difendeva con grande destrezza, gli allenamenti di Trunks in quei 7 anni si erano basati anche sull'uso della spada e i risultati si vedevano eccome, Akros non riusciva a mettere a segno colpi che Trunks non riuscisse ad evitare. Ad un certo punto il moschettiere piroettò all'indietro e toccò il terreno con la punta del fioretto generando una fiammata che si diresse verso Trunks che, sorpreso la evitò per un pelo "Hei, ma non vale! Le vostre spade sono magiche, uffa!" esclamò contrariato il figlio di Vegeta. Lion nicchiò "Non sono le spade a essere magiche! Solo che noi riusciamo a convogliare i nostri poteri magici nelle spade! E' una tecnica molto complicata che solo i grandi maestri della spada sono in grado di eseguire!" Trunks annuì "Interessante!" il saiyan si era per un attimo distratto e per poco non venne travolto da una seconda fiammata di Akros che però il saiyan riuscì a schivare con un riflesso fulmineo per poi contrattaccare "Adesso basta!" con un colpo secco di spada Trunks tagliò il braccio ad Akros facendogli cadere anche la spada quindi gli puntò la spada contro e urlò "Finish Buster!" il colpo energetico venne convogliato nella spada di Trunks e colpì Akros disintegrandolo," Fuori uno!" esultò Trunks. Lion era allibito! Non solo era riuscito a sconfiggere Akros, uno dei supposti invincibili spadaccini di Dafne, ma era riuscito ad emulare la tecnica del convogliamento energetico attraverso la spada al primo tentativo, dopo l'attimo di incredulità Lion sorrise "Finalmente dopo tanti anni uno scontro interessante!".
Nel frattempo Ravis con la sua uniforme blu si era presentato di fronte a Trunks, sarebbe stato lui il suo prossimo avversario, lo scontro iniziò e Trunks si rese subito conto che Ravis era decisamente migliore del compagno che l'aveva preceduto, era più rapido e i suoi affondi erano più preciso, tanto che Trunks doveva concentrarsi non poco per difendersi con efficienza e i suoi contrattacchi venivano a loro volta evitati dal combattente in blu ad un certo punto Trunks parò l'ennesimo attacco di Revis e spinse con forza sbilanciando l'avversario facendolo cadere ma prima che Trunks potesse approfittare del momento per affondare il colpo Revis toccò il terreno con la punta della spada e Trunks si sentì sprofondare e una sensazione di bagnato lo avvolse, incredibile ma vero, Revis aveva tramutato la radura in un lago col solo tocco della sua spada. Colto alla sprovvista Trunks ci mise un po’ per riprendere coscienza della situazione e intravide in acqua anche Revis che gli puntò la spada contro generando un mulinello d'acqua che lo centrò in pieno, era una barriera invalicabile, un vortice che lo circondava e gli impediva di risalire in superficie, Trunks sapeva di dover inventarsi qualcosa altrimenti sarebbe affogato, all'improvvisò si illuminò, aveva capito come fare! Si mise a girare vorticosamente su se stesso in senso opposto rispetto al mulinello generando una corrente contraria abbattendo il mulinello anzi, aveva girato talmente velocemente che la forza d'urto aveva sbalzato Revis fuori dall'acqua, il moschettiere era intontito e non capiva dove fosse Trunks. Il saiyan spuntò in quel momento dall'acqua e cogliendolo alla sprovvista lo tagliò a metà con un colpo di spada così come tempo prima Mirai Trunks aveva fatto con Metal Freezer. Il saiyan tagliò a fette l'avversario per poi disintegrarne i resti con un attacco energetico, "Evvai così!" esultò Trunks. Lion osservò Sairot ... era l'ultimo rimastogli, poi sarebbe toccato a lui fronteggiare quella furia dorata!
Intanto C-17 stava procedendo nella ricerca di C-18, non sapeva esattamente cosa lo portasse a cercarla in quella direzione, non era qualcosa di spiegabile, ma lei e sua sorella erano legati in modo viscerale si poteva dire che fossero due parti di un'unica entità, avevano condiviso tutto nella vita, la loro esistenza umana di cui quasi non ricordavano più nulla, la traumatica esperienza della trasformazione in cyborg, l'essere stati a lungo sul sottilissimo filo che separava il bene dal male, insomma si poteva dire che catalogare il loro legame come fraterno sarebbe stato riduttivo, era qualcosa fuori da ogni schema quindi non aveva senso cercare di spiegare perchè ognuno sapesse sempre dove trovare l'altra e viceversa. Ad un certo punto 17 iniziò a volare in mezzo ad una nube, era una nube grigia assai strana e innaturale, in un primo momento il cyborg pensò si trattasse di residui di esplosioni ma guardando verso il basso vide che non vi era alcuna traccia di rovine di alcun genere, era davvero molto strano. I dubbi di C-17 divennero una minaccia concreta quando il cyborg sentì qualcosa bloccargli le braccia, vide che il fumo si era condensato formando due mani che lo tenevano bloccato, con la coda dell'occhio vide che l'intero ammasso fumoso si era condensato assumendo una fisionomia umana, l'essere parlò "Sei caduto in trappola ... a quanto pare tu non sai percepire le aure ... buono a sapersi!" disse l'essere di fumo "Chi sei?" chiese irritato C-17, l'essere fumoso rise "Sono Smoke uno dei sicari di Lady Dafne, nessuno si deve avvicinare a lei ... il nostro compito è di difenderla!", C-17 cercava di divincolarsi ma era in posizione abbastanza svantaggiosa "Senti, a me della tua padrona non importa nulla, io sto solo cercando mia sorella, non farmi perdere tempo e lasciami andare!" si lamentò il cyborg "Mi spiace ma ormai sai troppe cose perchè io possa lasciarti andare, ed in ogni caso il mio compito è di eliminare chiunque mi capiti a tiro a prescindere!" spiegò Smoke "Come vuoi!" disse C-17 che con un movimento brusco riuscì a liberare una braccio e sferrare una gomitata ben assestata a Smoke che abbandonò la presa, C-17 approfittò dell'inerzia dell'azione per attaccarlo ancora con un calcio rotante ma Smoke si trasformò in fumo perdendo consistenza "Ma cosa ..." esclamò C-17 che non si aspettava che smoke avesse questa padronanza dei suoi poteri, il sicario di Dafne si rimaterializzò alle spalle di C-17 e lo colpì violentemente sbattendolo al suolo, C-17 si riprese e lo attacco con un energy ray ma Smoke perse di nuovo consistenza diventando fumo, il colpo di c-17 passò attraverso senza danneggiarlo in alcun modo "E' inutile che ti sforzi amico! Io sono invulnerabile! Hahahaha!" lo derise Smoke. C-17 ringhiò di rabbia, doveva pure esistere un modo per sconfiggere quel guerriero di fumo!
 
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4 replies since 13/10/2011, 13:14   64 views
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