Dragon Ball Adventure fan fic

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ultimoxdrago
view post Posted on 13/10/2011, 13:14 by: ultimoxdrago     +1   -1

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Con il permesso dell'autore posto questa fan fic, Dragon Ball Adventure


Autore: Final Goku
Ogni episodio della fan fic avrà il suo topic, li potrete commentare e votare l'episodio.

Premessa:

Questa storia , che si propone come una quarta serie di Dragon Ball , è ambientata 7 anni dopo la sconfitta dei 7 draghi malvagi , e non tiene in considerazione ne il finale del GT ( quello con Pan decrepita e Goku e Vegeta Jr ) ne tantomeno il Gaiden .

Questa serie non rinnega il GT ma lo considera molto a grandi linee , infatti personaggi caratteristici del GT stesso (Pan, Ub, Bra, Marron, saranno da me totalmente reinterpretati secondo le mie idee), infatti la mia fonte di ispirazione è lo stile di Dragon Ball Z con una trama lunga e articolata e battaglie a ripetizione con l'uso di tutte le migliori mosse che gli amanti del manga hanno imparato ad amare .
Ogni tot capitoli verranno riportati dei livelli di combattimento dei personaggi come riferimento per capire lo stato generale dei guerrieri Z/GT .

Si ringrazia il mio amico C-17 per l'idea dell'Iper team presente anche nella mia fanfiction .

Non mi dilungo ulteriormente e vi auguro una buona lettura del primo episodio


EPISODIO 1 - NUOVI NEMICI

Le praterie di Shinzuku, un luogo selvaggio ed incontaminato situato all'estremo Sud del mondo. In quanto dichiarato riserva naturale la fauna di quel luogo non aveva praticamente mai avuto nulla a che fare con presenze umane, se non per qualche raro sondaggio da parte degli addetti al parco. Un branco di Triceratopi pascolava sparpagliato per la grande distesa verde, alcuni maschi di questi animali che potevano raggiungere i 9 metri di lunghezza e le 20 tonnellate di peso si scontravano tra loro per ribadire la gerarchia del branco. Più in la un enorme sauropode dal collo lungo si abbeverava al lago azzurro mentre sulla sponda opposta un Tirannosauro stava divorando il cadavere di un dinosauro dal becco d'anatra appena ucciso, uno stormo di rettili volanti compiva movimenti circolari nel cielo azzurro sovrastante nell'attesa che il predatore finisse il suo pasto e si potesse usufruire dei suoi avanzi.
All'improvviso qualcosa oscurò il cielo, era troppo grande per essere un rettile volante, nessuna creatura al mondo poteva vantare dimensioni tali da oscurare il sole per una superfice di decine e decine di metri come stava accadendo in quel momento. Si dice che gli animali sappiano per istinto quando qualcosa che non hanno mai visto possa essere per loro pericoloso, anche se a dire la verità era molto difficile che quell'enorme nave spaziale non suscitasse timore, pertanto non c'era nulla da stupirsi se tutte le creature interruppero le proprie attività per allontarsi il più possibile dal luogo di atterraggio del veicolo i cui reattori bruciavano l'erba sottostante prima che i motori si spegnessero ed un grande portale si apprisse su una delle fiancate. Ne uscì una figura femminile. Una ragazza dall'aspetto per certi versi comune e per certi versi raro, non avrebbe faticato a passare inosservata tra gli umani anche se in molti non avrebbero potuto esimersi dal voltarsi per ammirarne la bellezza. Era una creatura divinamente perfetta la sua pelle chiara era aliena a qualunque piccola imperfezione, i suoi lineamenti erano perfetti come neppure con l'immaginazione si sarebbe potuto concepire di meglio. Sembrava quasi eterea, un universo a parte tutto suo circondato da un alone di beltà quasi tangibile. Portava i capelli biondi e lunghissimi che le arrivavano fino alla parte posteriore delle coscie e i suoi occhi erano di colore verde scuro e profondo come una foresta immacolata. Indossava un vestito da festa come quello delle principesse delle favole, con la gonna lunga che ne copriva totalmente i piedi, di un colore arancione molto vistoso e sgargiante ma non sfacciato o volgare, era di una tonalità rilassante e piacevole da guardare. Quando si spostava non camminava, restava leggermente sospesa in aria e fluttuava lentamente. Si sistemo i capelli con le mani perfette con le unghie esaltate da uno smalto dello stesso colore del vestito, quindi si voltò in direzione dell'astronave da cui era appena uscita e si rivolse a colei che le veniva immediatamente appresso " Così questa è la terra, è un pianetucolo abbastanza insignificante, sei davvero certa che colui che è mortale ma l'essenza divina viva su questo pianeta, Tzukin ?".
Tzukin fece la sua apparizione. Era una bellissima ragazza, perfetto esempio di guerriera saiyan di pura razza, che poi non si differenziava molto da una ragazza terrestre se non per due cose; la lunga coda marrone che spuntava dietro la sua schiena e il fatto che il suo fisico per quanto allenato e reduce da mille battaglie non avesse perso nulla della sua grazia femminile. Le donne saiyan erano diverse dai maschi sotto questo aspetto, infatti mentre questi ultimi sviluppavano muscolature possenti manifestando visibilmente la loro forza erculea, le donne non subivano alcuna modifica fisica senza che questo comportasse un'inferiorità in fatto di potenza rispetto ai compagni maschi. A differenza dei terrestri, le cui rappresentanti femminili sono mediamente penalizzate sul piano della forza fisica rispetto ai maschi, per i saiyan non vi è alcuna differenza tra la forza degli uomini e quella delle donne. Nonostante questo sono poche le donne saiyan a cui viene permesso di allenarsi ed andare a combattere, questo perchè le donne saiyan sono abbastanza rare rispetto ai maschi, in media è stato stimato che sul pianeta Vegeta nasceva una saiyan femmina ogni 10 saiyan maschi, per tanto veniva ritenuto importante preservarle dai pericoli vista la loro importanza per la procreazione della specie. Questa disparità di numero tra maschi e femmine su Vegeta non era un fatto privo di senso infatti era un fatto naturale che faceva si che solo i saiyan più potenti e determinati potessero trasmettere i loro geni ai saiyan di generazioni future, il fatto che le donne fossero così rare portava a violentissimi scontri tra i maschi saiyan tra i quali avveniva una spietata selezione, i più forti riuscivano a trovare una femmina mentre i più deboli erano destinati a veder estinguere la propria discendenza, ciò faceva si che la forza media della popolazione saiyan si mantenesse elevata per ogni generazione.
Quando Freezer distrusse il pianeta Vegeta tutti pensarono che non esistessero più donne saiyan in tutto l'universo, ma Tzukin era la prova vivente che questa convinzione era errata, lei era l'ultima del suo genere, nonostante il modo in cui fosse sfuggita a Freezer fosse avvolto nel più folto mistero. Così come era avvolto nel mistero il motivo per cui aveva deciso di scendere sulla terra . Solo una cosa era certa, stava cercando qualcosa ... o qualcuno.
Come tutti i saiyan aveva i capelli nerissimi e dello stesso colore erano gli occhi, anche se uno dei due era coperto da uno scouter, rilevatore del tutto simile a quello utilizzato tempo addietro dai soldati di Freezer, una lente di colore verde scuro ne copriva l'occhio sinistro e una struttura meccanica teneva l'oggetto attaccato all'suo orecchio. Un attento osservatore avrebbe senza dubbio notato nella suddetta parte meccanica delle differenze nella forma rispetto ai vecchi scouter di molto tempo addietro, ma ciò non avrebbe dato modo di capirne esattamente le differenze nell'utilità e nel funzionamento. Il suo fisico era perfetto e le sue deliziose rotondità erano esaltate dal vestito che indossava. Non era la classica armatura da combattimento dei saiyan, sembrava che a lei non importasse avere protezioni supplementari, segnale inequivocabile di forza e sicurezza nei propri mezzi. Era un vestito semplice, adatto alla battaglia fatto di una stoffa sconosciuta sulla terra per come sapeva adattarsi perfettamente alla fisionomia del corpo dando quasi l'impressione, nella sua leggerezza, di non essere nemmeno indossato da chi lo portava. Era di colore blu molto scuro, tendente al nero e ricopriva completamente la parte inferiore nel suo corpo, il vestito era talmente aderente alle sue gambe e i suoi glutei che sembrava che quello fosse semplicemente il loro colore naturale, lo stesso valeva per la parte superiore del corpo, del quale venivano lasciati scoperti solo il collo, le braccia e la parte superiore del petto, che era coperto sin sopra i seni e sorretto poi da due strisce di tessuto che si incrociavano dietro al suo collo.
La saiyan rispose dunque alla compagna " I capi supremi in certe cose non sbagliano, lo sai bene Dafne, colui che stiamo cercando non può che essere qui, o se non è qui vi ha comunque passato un lunghissimo arco di tempo, la sua locazione è stata rilevata 7 anni fa nell'occasione dello sprigionamento di una colossale quantità di energia ". I discorsi delle due vennero interrotti da una presenza maschile che le raggiunse "Precisamente. Allora Tzukin il piano proseguirà come abbiamo stabilito, senza variazioni ?"
Le due donne si voltarono verso il nuovo venuto. Dall'aspetto lo si sarebbe facilmente scambiato per un essere umano. La sua statura era da considerarsi non disprezzabile in relazione alla media terrestre. Aveva le sembianze di un bellissimo ragazzo dalla carnagione chiara, di una perfezione che non poteva non far sorgere dei dubbi sulla sua natura terrestre, indipendentemente dal fatto che vi fosse giunto per mezzo di una nave spaziale. I suoi occhi erano grandi e blu, che ne esaltavano lo sguardo penetrante e sicuro, uno sguardo senza esitazioni, glaciale. I suoi capelli erano dello stesso colore pettinati a caschetto con maniacale perfezione, sembrava che di quel capo nulla potesse essere tollerato se fuori posto. Si poteva intuire avesse un fisico robusto anche se non eccessivo nonostante gran parte di esso fosse celato da un mantello bianco che ne copriva le spalle e rendeva visibile solo una parte delle braccia. Del vestito sottostante si poteva vedere solo la parte anteriore la quale però non dava molto spazio all'immaginazione, era anch'esso un vestito semplice ed essenziale nonostante sembrasse dotato di una protezione più spessa rispetto a quello di Tzukin, il suo colore era azzurro chiaro e la parte superiore era collegata a quella inferiore da una cintura nera dalla chiusura dorata. Lui era l'unico tra tutti coloro che erano giunti sulla terra a non indossare il rilevatore per motivi che non conoscendone le origini sarebbero stati ignoti.
 
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4 replies since 13/10/2011, 13:14   64 views
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